L’acquisizione del linguaggio da parte dei più piccoli arriva dopo una serie di tappe che si succedono in un determinato ordine, condiviso da molti bambini, ma allo stesso tempo caratterizzato da un’ampia variabilità che riguarda i tempi, i modi e le strategie di apprendimento. Può capitare, infatti, che il bambino si trovi in difficoltà, non riesca a raggiungere le varie tappe evolutive del linguaggio o non parli affatto; in molti di questi casi si instaura un vero e proprio rallentamento dello sviluppo che non sempre si risolve spontaneamente e che, talvolta, si struttura in un vero e proprio disturbo.
E’ importante, quindi, individuare precocemente le situazioni a rischio, ovvero i casi che si distaccano troppo dallo sviluppo fisiologico, non solo per sostenere la corretta evoluzione della produzione verbale ma anche per evitare che un intervento tardivo possa rendere la situazione più grave. Sono state 64 le valutazioni sui bambini di Ustica coinvolti negli screening logopedico e visivo, altrettanto importante, organizzati dall’Asp di Palermo nell’isola. L’attività di prevenzione, curata dall’ortottista Dario Catalano e dal logopedista Federico La Tona e coordinata dal dirigente delle professioni sanitarie di riabilitazione Julie Citarrella, era rivolta ai piccoli di età compresa tra 3 e 8 anni. Lo screening visivo mira a individuare, principalmente, miopia, astigmatismo, ambliopia e strabismo, intervenendo in una fascia di età nella quale c’è maggiormente bisogno di agire tempestivamente per correggere i difetti visivi, mentre quello logopedico consente di valutare eventuali disturbi del linguaggio in una fascia d’età in cui l’attività riabilitativa può essere estremamente efficace.