CATANIA – “I danni all’immagine e all’economia siciliana causati dall’incendio all’aeroporto di Catania e dalla gestione di ciò che ne è succeduto sono incalcolabili”. Il sindaco di Catania Enrico Trantino e i parlamentari siciliani di Camera e Senato del gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, insieme con i coordinamenti regionale e provinciali del partito della Sicilia orientale, puntano il dito sulla gestione dell’aeroporto Fontanarossa, messo ko da un rogo che dal 16 luglio sta creando enormi disagi allo scalo etneo.
“Per questo motivo – dicono – riteniamo che la conduzione dell’aeroporto di Catania da parte di Sac si sia rivelata evidentemente carente, specie nella programmazione degli interventi strutturali necessari, mai realizzati, per supportare negli anni il sempre maggiore flusso di partenze e arrivi. Anche sulla gestione dell’emergenza riteniamo che molte cose non abbiano funzionato nel mitigare i disservizi che gli utenti hanno dovuto e continuano a subire. La nostra attenzione rimane alta sulla situazione e chiediamo che il cronoprogramma sul progressivo ritorno alla normalità sia speditamente rispettato senza ulteriori e ingiustificabili lungaggini. Per quanto concerne gli aiuti di natura economica per cittadini e imprese ricadenti sul territorio maggiormente penalizzato dai disservizi, quindi l’intera Sicilia orientale, chiediamo al governo regionale e nazionale di prevedere a breve termine specifiche misure straordinarie, alla stregua di quanto avvenuto con le aree riconosciute in stato di emergenza, quali per esempio: ristori, differimento scadenze fiscali, moratoria bollette, accesso al credito agevolato. Anche su questo fronte, su nostro impulso, il confronto è già avviato e siamo certi che le risposte saranno all’altezza di quanto i cittadini si attendano”.
Anche il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, scoperchia le magagne dello scalo, chiedendo la riapertura del Terminal A e sottolineando “l’urgenza dell’avvio delle opere strategiche attese da 11 anni”, in due lettere all’Enac e alla Sac. Urso sollecita in particolare al presidente dell’Enac, Pierluigi Umberto Di Palma, verifiche sul rispetto degli impegni del concessionario. Il contratto di programma 2012-2014 già prevedeva che il Terminal “Morandi” fosse oggetto di ristrutturazione, 11 anni dopo, “non esiste ancora un progetto approvato da Enac, esecutivo e cantierabile”.
Inoltre, “a fronte dei 36 milioni di investimenti previsti sul Terminal A per il 2022 ne sono stati spesi solo 8; sorge quindi il più che fondato dubbio che il Terminal A non possa dirsi adeguato a contenere il traffico previsto di 10,6 milioni di passeggeri nell’ormai imminente 2024”, scrive Urso, chiedendo “di trarne doverose conseguenze, anche sul piano della verifica della sostenibilità dell’attuale struttura di terminal dei volumi di traffico in essere”. I toni sono ancora più decisi nella lettera alla presidente di Sac, Giovanna Candura, e all’amministratore delegato Domenico Torrisi: “E’ irragionevole che, a fronte di investimenti di rilevantissima entità realizzati a pochi chilometri da Catania da multinazionali quali StMicroelectronics o 3Sun, il sistema aeroportuale cittadino debba soffrire di un tale deficit infrastrutturale che lo rende non solo fragile, come l’incendio del 16 luglio ha purtroppo reso manifesto, ma progressivamente inadeguato alla crescente domanda di traffico”.
Intanto la Sac comunica che dalla mezzanotte di oggi il terminal aggiuntivo realizzato in collaborazione con l’aeronautica militare sarà operativo. La struttura consentirà di portare i voli dai 10 attuali ogni ora, 5 arrivi e 5 partenze, a 14 voli ogni ora, 7 arrivi e 7 partenze. “Da domani, dunque, i passeggeri trasportati da e per Catania arriveranno al 70% del totale che, sommati al 15% operato da Comiso, porteranno il sistema aeroportuale della Sicilia orientale a processare circa l’85% dei passeggeri totali. Da giorni, inoltre, è stato aumentato il numero dei facilitatori presenti in aeroporto per dare informazioni ai passeggeri, relativamente ai voli ma anche alle navette messe a disposizione da Sac e dalla Regione per raggiungere gli scali di Comiso, Palermo e Trapani. Sul fronte Terminal A, si conferma che oggi si sono conclusi i lavori di bonifica delle aree e degli ambienti funzionali al riavvio operativo della struttura: ritornerà alla sua piena operatività entro i primi giorni della settimana prossima, tenuto conto che il suo utilizzo è subordinato all’ottenimento di autorizzazioni rilasciate da diversi enti, per le quali la Sac ha già avviato la procedura”.