PALERMO – Il Partito animalista Italiano presenta ricorso al prefetto contro l’atto del sindaco di Castelbuono che il 21 luglio scorso ha disposto il “divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura, nonché sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, ai volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico”, pena una sanzione sino a 500 euro. “Quella firmata dal sindaco è una ordinanza insensata e priva di ogni logica – afferma Patrick Battipaglia, coordinatore regionale del partito -. Una ordinanza immorale in aperta violazione della legger regionale 15/2000 e della legge nazionale 281 del 1991. Le leggi danno ai sindaci la responsabilità degli animali liberi sul territorio, animali che andrebbero curati e accuditi dal Comune. Pertanto abbiamo presentato ricorso al prefetto di Palermo per l’annullamento dell’ordinanza ‘affama randagi’ del sindaco”.