Conferenza stampa di Luca Tabbiani, allenatore del Catania, alla vigilia del debutto in campionato, in programma venerdì al Massimino alle 19.45.
PUBBLICO. “Grazie ai tifosi per la fiducia riposta in noi ancora prima di andare in campo. In campagna abbonamenti abbiamo fatto dei numeri importantissimi, migliori di tanti club di Serie A. Sappiamo bene di avere una grande responsabilità. Mai trovata una piazza così passionale. C’è grande entusiasmo, il nostro compito è conservarlo nel tempo”.
DEBUTTO. “La prima partita è sempre particolare. Vorrei una prestazione caratteriale, sono convinto che faremo grande gara. Il Crotone ha 8-9 giocatori dell’anno precedente, può essere un piccolo vantaggio. Dovrebbero andare in campo con il 4-2-3-1, un modulo che potrebbe consentire a elementi come Chiricò di trovare spazio tra le linee. Sarà importante trovare distanze e misure giuste. Il play è chi ha la palla: portiere, difensore o centrocampista che sia. Ladinetti, Rizzo, Curado, Quaini o Castellini cambia poco, molto dipenderà da come leggeremo le situazioni e imposteremo le uscite. Se stiamo alti significa che riusciamo ad aggredire bene in avanti, ma se in certe fasi della gara ci sarà da rimanere più bassi lo faremo. Quanto sono integralista? Il giusto. Mi piace avere una squadra aggressiva e propositiva. Accettiamo l’idea di rischiare qualcosa, senza vivere con negatività eventuali errori”.
OBIETTIVI. “Dobbiamo crearci da subito un’identità. Abbiamo un nome e una storia, ma non vogliamo vendere fumo. La sensazione è quella di avere un gruppo competitivo. Questo non significa che vinceremo il campionato, ma che vogliamo restare in alto e vedere sino a che punto riusciamo ad arrivare. Bisognerà essere bravi a mantenere l’equilibrio nel corso della stagione, senza esaltarci o deprimerci troppo. Avere dalla nostra una società così solida ci dà serenità”.
PREPARAZIONE. “Abbiamo scelto di rimanere in sede, aver giocato solo amichevoli contro squadre di categoria inferiore è anche frutto di questa decisione. Cambia poco, il campionato è un’altra storia. Nel corso della mia carriera le squadre che ho allenato hanno sempre avuto un rendimento costante, con un piccolo calo a gennaio che stavolta cercheremo di non avere”.
ORGANICO. “A centrocampo numericamente siamo in 5, mancherebbe un giocatore. Se arriverà bene, altrimenti toccherà a me trovare le soluzioni. Sono contento del gruppo che ho a disposizione. Di Carmine sta bene, sta entrando in condizione, vedremo domani come gestirlo. De Luca? Ha dato la disponibilità a giocare in un ruolo che non gli appartiene, quello dell’esterno, e ci tornerà utile. Non sono abituato a basarmi solo su undici giocatori”.