La guardia di finanza di Pozzallo ha scoperto una vistosa e articolata frode fiscale da parte di un venditore di macchine straniere. La società non ha dichiarato reddito per oltre 1.373.000 euro, evadendo nel contempo Iva per oltre 256.000 euro. Attraverso l’interposizione fittizia nelle fasi contrattuali di persone inesistenti, faceva apparire gli acquisti effettuati nell’esercizio d’impresa come acquisti effettuati tra privati.
In questo modo, oltre a eludere l’applicazione dell’Iva per gli acquisti intracomunitari (con un ingente danno per l’erario), la ditta ha potuto praticare prezzi particolarmente concorrenziali rispetto ai concorrenti del settore. Il rappresentante legale della società è stato denunciato. L’indagine di Pozzallo si inserisce nella più ampia “Operazione Huracan”, coordinata dall’ufficio di Torino della Procura europea, che ha visto coinvolti i fornitori esteri della società e nel cui ambito sono già state arrestate 5 persone, effettuate 450 perquisizioni in tutta Europa (di cui 50 in Italia) e sequestrati immobili e auto di lusso in Italia, Belgio, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.