ROMA – È morta all’età di 51 anni la scrittrice Michela Murgia. A maggio aveva rivelato in un’intervista al Corriere della Sera di soffrire di un cancro ai reni al quarto stadio. Dopo aver reso
pubblica la sua malattia la scrittrice, drammaturga, opinionista, ha raccontato sui social i momenti privati, celebrando la sua famiglia queer ma anche continuando le sue battaglie da attivista per i diritti.
Nata a Cabras nel 1972, Michela Murgia ha esordito con Il mondo deve sapere (2006), romanzo tragicomico sul mondo dei call center, che ha ispirato l’opera teatrale omonima e il film Tutta la vita davanti (2008). Lo scorso 11 giugno aveva annunciato il ritiro dall’attività pubblica. A metà luglio aveva sposato l’attore e regista Lorenzo Terenzi.
L’affetto per Michela Murgia rimbalza sui social dove si moltiplicano i messaggi di cordoglio. “Ma l’amor mio non muore”, scrive Roberto Saviano. “Michela, amore. Grazie per tutto”, è il messaggio di Loredana Lipperini. “Non so come faremo a stare senza di te. Ci hai insegnato come vivere e anche come morire”, le parole di Luciana Littizzetto. “Nella notte delle stelle, va via una stella. Libera fino all’ultimo: addio Michela #Murgia”, è il post di Paolo Borrometi.
“Quel tuo ultimo sorriso, donna luminosa, lo porterò sempre con me. #michelamurgia”, dice Geppi Cucciari. “Lotteremo insieme sempre, perché ci sarai sempre e vinceremo noi”, commenta il deputato Pd Alessandro Zan. “Buon viaggio Michela, la pensavamo in modo diverso, ma spero tu possa ora trovare la pace”, scrive la ministra del Turismo Daniela Santanchè, mentre il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini pubblica una foto della scrittrice con la scritta “Una preghiera”.