CATANIA – L’Etna si risveglia e su Catania scoppia una nuova emergenza. La città e diversi comuni della provincia si sono ritrovati in buona parte sotto la cenere. L’aeroporto di Fontanarossa è attualmente chiuso a causa dell’attività eruttiva del vulcano. Secondo quanto comunicato dalla Sac, la società che gestisce lo scalo, resteranno chiusi fino alle 20 di oggi “i settori di spazio aereo C1 e B3”, con tutti gli arrivi e le partenze cancellate. “Si pregano i gentili passeggeri – aggiunge la nota – di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea. Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it”. Nelle prime ore della giornata molti passeggeri avevano segnalato il mancato funzionamento del sito internet e scarse indicazioni sullo stato dei voli.
VOLI DIROTTATI. In mattinata, i primi aerei in arrivo sono stati dirottati a Trapani. Si tratta dei collegamenti Ryanair da Vienna delle 7.55, Pisa delle 8.15, Milano Malpensa delle 8.35, Budapest delle 8.45, Berlino 9.10 e Bergamo delle 9.20, ma la lista è destinata ad allungarsi. I voli che dovevano atterrare su Catania al momento vengono dirottati su Palermo, Comiso o Trapani (qui solo aerei Ryanair). Non mancano le cancellazioni. Dalle 12 alle 20 erano previsti da Catania 57 partenze e 68 arrivi. I voli riprogrammati su Palermo sono 12. Si tratta di collegamenti da Il Cairo, Vienna, Belgrado, Parigi Orly, Copenaghen e Instabul. I voli che dovevano atterrare (e poi ripartire) a Catania atterreranno nel capoluogo siciliano e ripartiranno da lì. Toccherebbe alle compagnie trasportare i passeggeri da Fontanarossa agli altri scali per consentire loro di prendere l’aereo, ma non sempre questo è possibile.
L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò ha annunciato che “per contrastare i nuovi disagi derivati dalla temporanea chiusura di Catania-Fontanarossa a causa della caduta di cenere vulcanica dall’Etna, abbiamo riattivato immediatamente il coordinamento tra le società di gestione degli aeroporti dell’Isola al fine di tutelare tutti i passeggeri e garantire la funzionalità degli scali”. “Una decisione fondamentale dal punto di vista organizzativo – prosegue l’assessore – anche se, in casi come questi, dovuti a fenomeni naturali, la responsabilità del trasferimento dei passeggeri rimane a carico delle compagnie aeree. Ringrazio tutti coloro i quali si stanno impegnando per rendere la situazione meno disagevole”.
IL BOLLETTINO DELL’INGV. A monitorare la situazione è l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che già ieri sera aveva segnalato un’attività stromboliana seguita da una colata lavica e da una ricaduta di cenere nella zona di Rifugio Sapienza–Piano Vetore. “Le telecamere ad infrarossi – rileva l’Ingv – hanno rilevato la presenza di magma nell’area del cratere di sud-est a una quota di circa 2.900 metri sopra il livello del mare. L’attività di fontana di lava è cessata a partire dalle 4.20 circa (ora locale) e in seguito l’area è stata interessata da un’emissione di cenere che a partire dalle 6.50 (ora locale) circa è diventata discontinua e confinata nell’area sommitale del vulcano. Il trabocco lavico, che ha coinvolto il fianco sud-occidentale del cratere di sud-est, è in raffreddamento non essendo più alimentato”.
COMUNE DI CATANIA VIETA CIRCOLAZIONE DI CICLI E MOTOCICLI. Il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza con cui dispone per le prossime 48 ore il divieto temporaneo di circolazione di mezzi due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km/ora in tutte le strade del territorio comunale. Su disposizione del sindaco e dell’assessore all’Ecologia Tomarchio è già scattata la pulizia delle strade cittadine dalla sabbia vulcanica con servizi straordinari con l’impiego di personale delle aziende appaltatrici del servizio di raccolta dei rifiuti. L’amministrazione comunale raccomanda ai cittadini di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità delle abitazioni.