LAMPEDUSA – Tre tunisini, di 51, 38 e 24 anni, sono stati fermati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A bloccarli sono stati i poliziotti della squadra mobile della Questura di Agrigento assieme alla sezione operativa navale e ai militari della Guardia di finanza di Lampedusa. I tre, stando alle accuse, avrebbero procurato l’ingresso illegale di 32 migranti, partiti dalla Tunisia, che sono stati condotti, a bordo di un peschereccio, fino alla zona contigua a Sud di Lampedusa. Per i tre è stato disposto il trasferimento al carcere di Agrigento.
MARETTIMO, RIPESCATO CADAVERE. La Guardia Costiera ha recuperato un cadavere al largo di Marettimo. Lo conferma il comandante della Capitaneria di porto di Trapani Guglielmo Cassone. Si tratta di uno dei due dispersi del naufragio che si è verificato al largo di Marettimo ieri sera. Il cadavere, un uomo dall’apparente età di 30 anni, è stato recuperato a 10 miglia a sud-ovest dell’isola. Ieri sera in 11 erano stati soccorsi dai mezzi della Guardia Costiera e trasferiti a Marettimo. A bordo della barca, secondo le testimonianze, dovevano essere 13. Alle ricerche partecipano 3 motovedette e un elicottero della Guardia Costiera.
LAMPEDUSA: BARCHINO AFFONDA, MIGRANTI SALVI. Un barchino di metallo, di 7 metri, è affondato nelle acque antistanti a Lampedusa. La motovedetta G79 Barletta della Guardia di finanza ha tratto in salvo 45 migranti, fra cui 7 donne e un minore, originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Liberia, Mali e Niger. Non vi sarebbero, stando alle dichiarazioni dei naufraghi che hanno pagato 2mila dinari tunisini per la traversata, dispersi, né morti. Il gruppo è stato già sbarcato a molo Favarolo e i 45, dopo un triage sanitario che non ha evidenziato emergenze, sono in corso di trasferimento verso l’hotspot di contrada Imbriacola.
I NUMERI A LAMPEDUSA. Sono 113, compresi i 45 naufraghi salvati dalla Guardia di finanza, i migranti sbarcati, nel giro di mezz’ora, a Lampedusa. Salgono così a 10, a partire da mezzanotte, con un totale di 390 persone, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie. Oltre ai 45 superstiti di un barchino colato a picco, la motovedetta delle Fiamme gialle ha agganciato un altro natante con 52 nordafricani, fra cui 9 donne e 4 minori. Sedici tunisini sono stati invece rintracciati, dai militari della tenenza della Guardia di finanza, direttamente sulla terraferma. A loro dire, sarebbero arrivati una carretta in vetroresina di 6 metri salpata da Djerba. L’imbarcazione non è stata però ancora rinvenuta.
I TRASFERIMENTI. Saranno complessivamente 1.200 i migranti, dei 2.127 ospiti dell’hotspot di Lampedusa, a lasciare oggi l’isola. A pianificare la nuova raffica di trasferimenti è stata la Prefettura di Agrigento. In queste ore, la polizia scorterà da contrada Imbriacola fino al porto 550 persone che verranno imbarcate sul traghetto Galaxy, che ieri sera, durante le manovre d’attracco a Porto Empedocle, ha urtato la banchina e non è riuscito inizialmente ad aprire il portellone. La motonave non ha avuto bisogno d’andare in cantiere ed è, infatti, già pronta per un nuovo trasferimento di migranti. In serata, 210 nordafricani verranno fatti salire sul secondo traghetto di linea che collega le isole Pelagie con Porto Empedocle e 440 verranno invece imbarcati sulla motonave “Lampedusa” che farà rotta verso Trapani.