LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – “La situazione a Lampedusa è sotto gli occhi di tutti ma deve essere l’Europa a dare una mano a noi italiani per potere gestire al meglio questo fenomeno”. Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso dopo la sua visita all’hotspot di contrada Imbriacola. “La situazione qui è insostenibile e bisogna trovare delle soluzioni affinché possa essere da una parte ridimensionato e dall’altra continuare a rafforzare il dispositivo che è stato posto in essere fino a questo momento” ha aggiunto. Dopo aver visitato, accompagnato dal prefetto di Agrigento Filippo Romano e dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, il ministro ha effettuato un sopralluogo nel molo Favarolo dove, per la maggior parte, vengono sbarcati i migranti recuperati da Guardia costiera e Guardia di finanza. La banchina di molo Favarolo è invasa da taniche di carburante, quelle che vengono portate via dai barchini lasciati alla deriva, ma anche vestiti, scarpe e coperte termiche: rifiuti che si accumulano ad ogni approdo. Accanto al molo, in acqua, ci sono numerosi barchini che sono in attesa di essere rimossi.
MANNINO: “GIORGIA MELONI TROVI SOLUZIONI. “E’ sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al governo gli sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica secondo cui ‘occorre percorrere strade diverse’. La dichiarazione di emergenza non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato”. Lo ha detto il sindaco delle isole Pelagie, Filippo Mannino, dopo aver incontrato il ministro per le imprese Adolfo Urso col quale ha discusso delle possibili misure da adottare per aiutare il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio. “A cosa è servita la dichiarazione di stato d’emergenza? Il tema dei rifiuti, ancora oggi scaricati sul bilancio comunale, il tema delle bare per i migranti e dei servizi di onoranze funebri, ancora oggi in capo al Comune di Lampedusa, i barchini che deturpano le coste e il mare e mettono in pericolo la navigazione, la celerità nei trasferimenti dei migranti verso la Sicilia: nulla. Solo annunci – ha rimarcato Mannino – . Occorre percorrere nuove strade. Il ministro dell’Interno dica cosa intende fare e soprattutto con quali risorse. La nostra pazienza sta finendo. Chiedo al presidente Giorgia Meloni di venire a passare due giorni a Lampedusa con me. Ci sediamo nel mio ufficio, dopo aver visitato l’isola, e insieme troveremo una soluzione. Ne sono sicuro”
OLTRE 4MILA MIGRANTI NELL’HOTSPOT. Intanto sono 4.267 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove ci sono stati 4 sbarchi nel corso della notte. Nonostante le elevate presenze, polizia e Croce Rossa riescono a gestire la situazione: vengono portate avanti le pre-identificazioni e non ci sono momenti di esasperazione da parte dei migranti perché assistono a sistematici trasferimenti. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 690 ospiti della struttura di primissima accoglienza: 550, a metà mattinata, verranno scortati dalla polizia al porto dove saranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle. Fra il pomeriggio e la serata altri 140 migranti verranno accompagnati all’aeroporto: 70, con scorta dei carabinieri, verranno trasferiti, con aereo militare, a Pratica di Mare e altrettanti a Pisa. Ieri, dall’hotspot sono stati trasferiti 1.061 persone a Porto Empedocle, Augusta e Comiso.