L’AQUILA – “Matteo Messina Denaro si è risvegliato dall’operazione che è andata molto bene, è vigile e attivo. E’ in terapia intensiva solo per prassi dopo interventi del genere”. Le notizie sulle condizioni dell’ex latitante dopo l’intervento arrivano dal garante dei detenuti in Abruzzo, Gianmarco Cifaldi. “La degenza in ospedale dipende dalla combinazione tra il consulto sanitario e gli approfondimenti del Dap che deve valutare le azioni per garantire la sicurezza interna ed esterna – afferma ancora Cifaldi -. Tutte le azioni vanno a garantire i diritti costituzionali sia per il boss sia per tutte le persone libere”.
Quanto alla richiesta di scarcerazione annunciata dai difensori di Messina Denaro in quanto il regime del 41 bis sarebbe incompatibile con le condizioni di salute di Messina Denaro, Cifaldi sottolinea: “Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le Agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso”.
Il boss è stato trasferito ieri dal carcere, dove si trovava al 41 bis, al reparto di chirurgia con imponenti misure di sicurezza e nel pomeriggio è stato operato. Secondo quanto si apprende, si prospetta una degenza non breve nella cella ospedaliera dell’ospedale. L’ex latitante, affetto da un tumore, è dal giorno dell’arresto in cura all’interno del penitenziario dove è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia. Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici ed era però rientrato nell’istituto di pena in giornata.