“Mi avete rotto con questa storia che me la sono cercata”

Stupro a Palermo, la ragazza scrive sui social

PALERMO – “Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto la minchia con cose del tipo: ‘Ah, ma fa i video su tik tok con delle canzoni oscene’, ‘è normale che poi le succede questo’, oppure ‘ma certo per come si veste”. Per la prima volta la 19enne palermitana violentata da sette ragazzi a luglio parla sui social criticando su Instagram chi stigmatizza i suoi video accusandola di essersi meritata la violenza.

“Me ne dovrei fregare – continua – ma non lo dico per me, più che altro se andate a sparare stronzate del genere, ragazze a cui succedono cose come questa potrebbero ammazzarsi. Sapete cosa significa suicidio? Purtroppo per voi mi ci asciugo il culo con ‘sti commenti inutili, perché sennò avrei già tolto i Tik Tok quando la notizia è saltata fuori, perché già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro a dire stronzate. Ma io rimango me stessa e manco se mi pagate cambio, perciò chiudetevi la boccuccia e continuate a guardarvi le altre tiktoker che si aprono le gambe nei video, commentandoli col cuoricino e la bava, piuttosto che giudicare una ragazza stuprata. Ma poi evidenziate solo che siete animali più di quelli, vi scatta l’ormone appena vedete qualcosa che vi attrae, tanto da costringere la ragazza a fare sesso. Perché questo state sottintendendo, di non avere freni inibitori. Fatevi fare una riabilitazione psicologica: gli istinti li hanno gli animali. E manco, perché prima molti animali corteggiano”.

 

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