AGRIGENTO – Dieci migranti tunisini rientrati in Italia, nonostante fossero destinatari di decreti di respingimento o di espulsione, sono stati arrestati, nelle ultime 24 ore, fra Lampedusa e Porto Empedocle dagli agenti di Agrigento. Sei sono stati bloccati subito dopo gli sbarchi e, su disposizione del sostituto procuratore di turno di Agrigento, posti ai domiciliari nell’hotspot di Lampedusa. Altri quattro sono stati posti agli arresti domiciliari nella tensostruttura di Porto Empedocle. Per quest’ultimi la Procura ha poi disposto l’immediata liberazione e firmato il nulla osta per la loro l’espulsione.
Intanto altri quattro sono gli sbarchi a Lampedusa, per un totale di 181 migranti. Dalla mezzanotte gli approdi salgono a 16 (619 le persone sbarcate). Gli ultimi barchini, salpati da Sfax e El Amra in Tunisia e soccorsi dalle motovedette della Guardia di finanza, avevano a bordo da 36 a 54 tra sudanesi, ivoriani, guineani, congolesi e gambiani, fra cui donne e minori, che hanno riferito d’aver pagato da 1.500 a 3000 dinari tunisini a testa. Anche i 181 sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, dopo il trasferimento di 522 persone con il traghetto Galaxy che sta facendo rotta verso Porto Empedocle, ci sono 1.745 ospiti.