Antonio Croce torna a ricoprire la carica di comandante della polizia municipale di Isola delle Femmine. Lo ha deciso il gip Clelia Maltese che ha revocato la misura cautelare interdittiva di sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio. Il comandante Croce è stato interrogato ieri, difeso dall’avvocato Nino Zanghì, e attraverso una memoria depositata e le risposte date al giudice si è difeso dalle accuse. “Alla luce delle risposte e della documentazione depositata dall’indagato i fatti a lui contestati – si legge nel provvedimento del gip – anche se letti unitariamente, non appaiono sintomatici di un comportamento costante dell’indagato diretto a violare costantemente e ripetutamente le norme che regolano lo svolgimento del suo pubblico ufficio.
Con maggiore previsione, l’indagato ha di fatto ammesso di avere utilizzato in rare occasioni l’auto di servizio della polizia municipale per recarsi presso la propria abitazione, affermando ma non provando che anche mentre si trovava presso la sua abitazione di fatto continuava a svolgere la propria attività lavorativa, ma soprattutto per che qui riguarda, rappresentando che la proprio abitazione dista poche centinaia di metri dagli uffici del corpo di polizia municipale”. Anche per l’accusa di peculato il gip ritiene che non c’è stata la violazione delle norme. “L’incentivo al rup per funzioni tecniche dovesse essere pari al 2% dell’importo della base d’asta delle concessioni detta condotta da sola e per la modalità con cui si è svolta non appare sintomatica di una propensione del Croce alla violazione delle norme e delle regole che sovraintendono l’esercizio di un pubblico ufficio – aggiunge il gip – Poco significative appaiono la nomina dello stesso quale responsabile del settore economico finanziario del Comune di Isola delle Femmine e al relativo incentivo economico e del conferimento da parte del sindaco di un incarico di consulenza al ragionier Colletto trattandosi di atti posti in essere dal sindaco e non dall’indagato”.