In 5 anni 32.716 imprese siciliane hanno cessato l’attività. A fornire il dato è Assoesercenti regionale. Il calo maggiore risulta proprio nell’ultimo anno, in cui le iscrizioni, influenzate prima dalla recessione dovuta alla diffusione del Covid e poi, soprattutto, dalla crisi economica europea a seguito della guerra russo-ucraina, hanno registrato una variazione tendenziale pari al -5,7% su base annua. Nel 2022 è stata registrata una impennata delle imprese che hanno cessato l’attività: l’aumento maggiore è quello del settore ‘alloggio e ristorazione’, con un +39,3%, seguito dal commercio con un +31,6%. “La desertificazione – afferma il presidente Assoesercenti Sicilia Salvo Politino – non riguarda solo le imprese, ma la società nel suo complesso, perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. Occorre accelerare la riqualificazione urbana con un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del Pnrr e il coinvolgimento delle parti sociali”.