CATANIA – Uno scooter con due persone a bordo, il passeggero scende e ha una pistola in mano e si sentono esplodere quattro colpi di pistola. E’ la scena ripresa, in video e audio, dallo specchietto multimediale di un’auto che è, involontariamente, vicino a un tentato omicidio commesso il 27 aprile scorso a Catania. E’ uno dei filmati agli atti dell’inchiesta della Procura distrettuale sulla sparatoria del 27 aprile scorso in cui è stato ‘gambizzato’ un 27enne. La vittima, centrata con due colpi, è rimasta ferito al ginocchio destro ed è stata giudicata guaribile in 15 giorni.
A realizzare l’agguato nel rione San Berillo Nuovo, secondo l’accusa, sarebbero stati Giuseppe Concetto Piterà, di 22 anni, che sarebbe l’uomo che ha sparato, e Mario Leonardi, di 22 anni, che era alla guida dello scooter. I due sono stati arrestati dalla squadra mobile della Questura, in esecuzione di un’ordinanza del gip, per tentato omicidio aggravato, di porto e illegale detenzione di una pistola semiautomatica Beretta, cal. 7,65 con matricola abrasa e ricettazione. Durante le indagini, il 9 maggio scorso, personale della Squadra Mobile ha proceduto all’arresto in flagranza di Leonardi, perché trovato nella disponibilità della pistola semi-automatica Beretta, calibro 7,65 mm, con matricola abrasa, che, dagli accertamenti balistici effettuati, è risultata quella utilizzata da Piterà nell’agguato. Dopo l’espletamento delle formalità di rito, Piterà è stato condotto in carcere. A Leonardi il provvedimento restrittivo è stato notificato in prigione, dove era già detenuto.
Le indagini avevano preso spunto dalla segnalazione dei sanitari di un ospedale catanese che hanno richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine su una persona che presentava un ginocchio ferito da colpi di arma da fuoco. Dalle prime informazioni acquisite si apprese che il luogo dell’agguato era stato corso Indipendenza; sul posto sono stati trovati dalla Squadra Mobile e dalla Scientifica due bossoli calibro 7,65. Inoltre, l’auto della persona ferita presentava tre fori di proiettile. I successivi approfondimenti, confermati dalle risultanze della visione di telecamere di sorveglianza del Consorzio autostrade siciliane e dall’analisi del traffico telefonico di diverse utenze di interesse (tutte con intestatari fittizi), hanno consentito la ricostruzione del tentato omicidio, ripreso in tempo reale dallo specchietto multimediale per la registrazione audio-video installato in un’auto transitante proprio in quei frangenti nel luogo del delitto.