LAMPEDUSA – A Lampedusa è caos trasferimenti: mentre continuano incessanti gli sbarchi sull’isola, si accendono i riflettori sulla questione organizzativa e già da stamane non sono mancati momenti di tensione. Durante un tentativo di superare parte della fila, un ragazzino che s’è visto scavalcare ha afferrato il piede in ferro di una brandina ed ha cercato di colpire chi lo voleva oltrepassare. I poliziotti lo hanno bloccato e “disarmato”. I migranti in attesa chiedono sigarette a poliziotti, giornalisti ed operatori della Croce Rossa. E quando qualcuno riesce ad ottenerla, chi ha fornito la sigaretta viene immediatamente accerchiato da decine di giovani che si rassegnano a non fumare solo quando il pacchetto è finito.
Domani dovrebbe approdare a Pozzallo un catamarano con altri 780 migranti. “Se la notizia dovesse essere confermata, la scelta metterebbe in grave difficoltà la città”, dice il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna. “Attualmente nelle due strutture sono ospitati 730 migranti, oltre i 100 Msna di Cifali, che rappresentano un numero al di sopra della normale capienza. Pozzallo non si è mai tirata indietro nell’accoglienza e non lo farà mai, ma il ministero dell’Interno deve rendersi conto che si ha a che fare con esseri umani e quindi bisogna accoglierli e trattarli come tali”. Attualmente sono migliaia i migranti a Lampedusa, tra chi attende di essere trasferito e chi è già stato imbarcato alla volta dei centri individuati per ospitarli. Anche in quello di Catania, dove è stata inviata, con 500 migranti a bordo, la nave militare Cassiopea.
Intanto si parlerà della situazione nell’isola a New York, il 18 e 19 settembre, dove si riuniranno i leader mondiali per la revisione intermedia dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Sarà presente anche il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino che interverrà sulla questione in considerazione del drastico incremento degli arrivi nel corso del 2023 e del picco senza precedenti di questa settimana. Verrà, quindi, portata la voce di Lampedusa in un contesto che ha come missione specifica quella di restituire centralità alle comunità locali che si trovano ad affrontare dinamiche più grandi di loro e di conseguenza insostenibili. L’obiettivo è metterle in dialogo con livelli istituzionali più alti, in grado di avere un impatto sulla gestione delle dinamiche globali, quali le migrazioni.