MONTEROSSO ALMO (RAGUSA) – Su un’autobotte della forestale con altri cinque colleghi faceva ritorno dopo lo spegnimento di un incendio, quando il mezzo si è ribaltato è per lei, Marinella Sigona, operaia stagionale dell’antincendio che avrebbe compiuto 55 anni a ottobre, non c’è stato nulla da fare. Grave la collega che era alla guida, trasportata in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. Feriti i quattro uomini (nessuno a rischio di vita), anche loro con un contratto stagionale, che viaggiavano sull’autobotte.
L’incidente, di cui non si conoscono le cause, è avvenuto sulla statale 194, in territorio di Monterosso Almo, comune nell’entroterra ragusano. Il gruppo di sei operai stava tornano alla base dopo aver contribuito a spegnere un incendio boschivo a Funghello, dov’era intervenuto anche un elicottero del corpo forestale. Cordoglio dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Per i sindacati è il momento di dire basta: “È inaccettabile che si continui a morire di lavoro, in Sicilia come altrove. Al dolore per l’incidente si unisce la rabbia per la condizione di precariato, spesso precariato a vita, che caratterizza un comparto di lavoratrici e lavoratori troppo spesso criminalizzati e mai sufficientemente apprezzati per ciò che fanno, per come lo fanno”, affermano i segretari generali di Uil e Uila Sicilia, Luisella Lionti e Nino Marino. Lo scorso 14 agosto, dopo tre settimane di ricovero, in Sicilia era morto un altro forestale, Matteo Brandi, 67enne operaio stagionale anche lui prossimo alla pensione, rimasto ferito il 24 luglio durante le operazioni di spegnimento di un rogo a Monreale, nel Palermitano.