PALERMO – “Ciao papi, sei stato lasciato solo. Non è stato un attacco di panico, sei morto per un’intossicazione da fumo. Nessuno è venuto ad aiutare te e gli zii a spegnere le fiamme, nessuno. Stavi combattendo contro quell’inferno”. Con queste parole ricche di commozione e rabbia Andreina Albano, la figlia di Salvatore, 68 anni, morto ieri dopo che era divampato un incendio tra Trappeto e Balestrate, nel Palermitano, racconta quello che è successo al genitore. Subito dopo l’accaduto era stato detto che l’uomo, scappando dalle fiamme aveva, probabilmente, avuto un attacco di panico che lo avrebbe portato alla morte.
“Mio padre – ha aggiunto – ce l’ha messa tutta per salvare il suo terreno e la sua casa, le fiamme erano già entrate nel suo giardino bruciando gli ulivi e due casotti in legno, ma è stato lasciato solo. Nessuno ha risposto alle chiamate di aiuto, solo alle 18 è arrivato un elicottero a fermare una valle intera che bruciava. Un palo della luce è caduto e siamo quindi senza elettricità, ancora adesso. Servirebbero più controlli durante lo scirocco nelle aree con vegetazione, e servirebbero anche più vigili del fuoco”.