Un bimbo di un anno, Nicholas Dominici, è morto per overdose in un asilo nido a New York a causa di un chilo di fentanyl nascosto sotto un materassino dove i piccoli fanno il riposino nel pomeriggio. Altri tre bambini sono stati ricoverati in ospedale dopo essere stati esposti al potente oppiode nell’asilo ‘Divino Niño’ nel Bronx. La polizia ritiene che i bambini, di età compresa tra otto mesi e due anni, abbiano inalato il fentanyl mentre dormivano. La titolare della struttura Grei Mendez, 36 anni, e l’impiegato Carlisto Acevedo Brito, 41 anni, sono stati arrestati e sono accusati di omicidio colposo e possesso di droga.
Il terribile oppioide ogni anno uccide migliaia di persone degli Stati Uniti. Ufficialmente Nicholas, che avrebbe compiuto due anni a novembre, è morto per arresto cardiaco ma la polizia ha capito subito che c’era altro dietro al suo decesso quando ha trovato nascoste in una delle stanze dell’asilo attrezzature di solito utilizzate nella produzione di oppioidi. In particolare, una pressa di cui gli spacciatori si servono per confezionare grandi quantità di droga. L’autopsia su Nicholas e le analisi del sangue e delle urine non hanno lasciato dubbi agli investigatori: i bimbi hanno inalato fentanyl, una sostanza stupefacente 50 volte più potente dell’eroina. Un chilo di fentanyl è una quantità in grado di uccidere 500.000 persone. “Lo amo, mi manca, nessuno me lo riporterà indietro”, ha dichiarato il padre di Nicholas, Otoniel Feliz.