GIARRE (CATANIA) – A Giarre i carabinieri hanno arrestato un 46enne per atti persecutori nei confronti della compagna. E’ stato posto agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. A chiedere e ottenere la misura cautelare è stata la Procura della Repubblica etnea. Le indagini coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sulle condotte abituali e reiterate che sarebbero state poste in essere dall’uomo, spesso sotto l’effetto di stupefacenti e sostanze alcoliche, nei confronti della compagna. L’attività investigativa dei carabinieri è scaturita da alcune denunce presentate dalla donna in merito a ripetuti maltrattamenti subiti sia durante che successivamente alla loro relazione sentimentale e iniziati nel febbraio scorso.
La donna sarebbe stata presa a pugni e schiaffi più volte, una delle quali ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Giarre. Il 46enne sarebbe riuscito col tempo a convincere la sua vittima a tornare con lui ma la donna a fine giugno sarebbe stata nuovamente malmenata e il giorno successivo derubata di 20 euro per acquistare una dose di sostanza stupefacente a San Giovanni Galermo. Durante il viaggio di ritorno a Giarre l’uomo avrebbe malmenato la compagna durante tutto il tragitto, tirandole i capelli e sbattendole la testa contro il cruscotto, al punto da costringerla a scendere dalla macchina e chiedere aiuto ai passanti. Quella mattina la ragazza sarebbe tornata a casa solamente grazie al passaggio di un automobilista e una volta arrivata a casa, si era recata in ospedale.