NAPOLI – Per la violenza nei confronti delle due cuginette del Parco Verde di Caivano i carabinieri di Napoli hanno eseguito 9 misure cautelari a carico di sette minorenni e due maggiorenni: tre ragazzi hanno 14 anni, uno 15 e due 16 anni. Il settimo indagato ha compiuto 18 anni dopo i fatti contestati e per questo, se dovesse andare a giudizio, dovrà comunque comparire davanti a un giudice del tribunale per i minorenni. La vicenda degli stupri, su cui indagano le due Procure di Napoli Nord e dei minorenni che hanno emesso le nove ordinanze di custodia cautelare, sono emerse alla fine dello scorso mese di agosto. Due cuginette di 10 e 12 anni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, furono portate all’interno di un centro sportivo abbandonato, il Delphinia, dove sono ora iniziati lavori di ristrutturazione per il suo completamento entro la primavera del 2024, e violentate da un gruppo di giovani. Ma quello sarebbe stato solo uno degli episodi di violenza, che si sarebbero ripetuti a lungo nel tempo. Alla svolta di oggi si è arrivati anche dopo il sequestro di diversi telefonini degli indagati.
Dopo averle chiesto su Instagram di fidanzarsi con lui, l’ha costretta a subire rapporti sessuali sotto la minaccia di un bastone: è uno degli episodi di cui sarebbe stata vittima una delle due bambine. L’inchiesta è nata dalle denunce presentate dal padre di una delle piccole e dalla madre dell’altra, che hanno riferito ai carabinieri delle violenze che le figlie avrebbero subito nei due mesi precedenti e del timore di una possibile diffusione di video riproducenti gli abusi.
Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, a nome dei familiari di una delle bambine abusate a Caivano, esprimono “soddisfazione per l’impegno e la prima risposta della magistratura alla denuncia delle vittime” e chiedono ora “di tutelare e salvare le loro famiglie”. I legali, che parlano di un “sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente”, auspicano che vengano “ricongiunti al più presto bambine e genitori in un ambiente sano lontano da Caivano” e che vengano messe in atto tutte le misure necessarie “a prevenire altri orrori e tutelare tutti i bambini”. Gli arresti di questa mattina “sono un segnale importantissimo e l’attenzione non cesserà”, ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. “Oggi è un giorno importante perché dal punto di vista repressivo si è data una svolta ad una vicenda dolorosissima”, è invece il commento del questore di Napoli, Maurizio Agricola.