PALERMO – I ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e dell’Interno, Matteo Piantedosi, sono oggi a Palermo per i vent’anni della Convenzione Onu contro il crimine organizzato. “Questa giornata ha un significato speciale, vorrei rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno dato la vita per la lotta contro il crimine organizzato”, ha detto Nordio in apertura dei lavori. Significativi gli interventi dei ministri che hanno parlato della necessità di collaborazione tra i Paesi nella lotta al traffico dei migranti e, in questo senso, diventa fondamentale il ‘sistema Onu’.
NORDIO. Per Nordio occorre “una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una specie di cooperazione rafforzata con gli Stati parte della Convenzione, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani”. Il ministro ha aggiunto: “La lotta al traffico dei migranti e alla tratta di essere umani è un obbligo di tutti noi che abbiamo ratificato la Convenzione di Palermo: l’applicazione della convenzione è anche una modalità di protezione dei diritti umani. Proteggere i diritti umani dei cittadini delle nostre nazioni, infatti, vuol dire anche criminalizzare e perseguire penalmente le condotte che minano tali diritti”.
PIANTEDOSI. Gli fa eco il ministro Piantedosi: “Nessuno Stato può accettare che la criminalità organizzata determini le politiche migratorie nazionali né che vengano praticate ignobili forme di schiavitù moderna. La Convenzione di Palermo ha guidato, in questi venti anni, lo sviluppo dell’attività di cooperazione tra le forze di polizia delle 191 parti firmatarie. Con la sua lungimirante visione ha consentito di rafforzare la nostra capacità effettiva di prevenzione e di contrasto ai crimini gravi ed organizzati”. E poi il ricordo di coloro che hanno sacrificato la propria vita nella lotta al crimine: “In questa aula rendiamo omaggio al coraggio di donne e uomini che si sono impegnati, talvolta con il sacrificio della propria vita, a combattere la criminalità transnazionale – ha detto Piantedosi -. Abbiamo scelto Palermo e l’aula bunker proprio per rappresentare idealmente, ma anche concretamente, quanta strada abbiamo percorso nel solco dei principi della giustizia e della legalità”.
TRAFFICO DI ESSERI UMANI: I NUMERI. Piantedosi ha anche detto che l’Italia ha un’importante collaborazione in atto con i colleghi francesi per il contrasto alle reti di trafficanti in Nord Africa. Un progetto che consentirà di sviluppare, direttamente nei Paesi interessati, azioni specifiche per il rafforzamento della cooperazione di polizia e giudiziaria, in prima battuta con la Tunisia e a seguire con Marocco, Egitto, Algeria e Libia. Il ministro dell’interno ha anche divulgato dati sconcertanti: “Secondo gli studi condotti da Europol, oltre il 90% dei migranti irregolari giunti nel territorio europeo si è avvalso dei trafficanti, durante tutto o parte del viaggio. L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) stima, inoltre, che a livello globale il business del traffico migranti generi affari per 6-7 miliardi di euro ogni anno, a cui vanno aggiunti i proventi ottenuti dal successivo sfruttamento delle vittime con il racket della prostituzione, del lavoro nero, dell’accattonaggio, solo per citare alcuni esempi”.