TRAPANI – Condannato per lesioni gravi, assolto dall’accusa ben più pesante di violenza sessuale. Così ha stabilito il tribunale di Trapani che ha quindi condannato l’imputato soltanto a 6 mesi contro i 6 anni e 6 mesi chiesti invece dal pubblico ministero. E’ stato quindi scarcerato immediatamente, dal momento che l’uomo era recluso dal novembre scorso. Secondo il giudice l’azione penale per il reato di “violenza sessuale” non doveva essere iniziata “per mancanza di querela”. La violenza sessuale si consumò nei pressi del lungomare: La vittima, una donna straniera di 44 anni, venne ricoverata in ospedale e la polizia avviò immediatamente le indagini, riuscendo in poche ore a individuare l’aggressore. Si trattava di un 38enne trapanese, che venne subito arrestato e finì sotto processo.
La violenza avvenne su una panchina della Mura di Tramontana, nei pressi di Porta Botteghelle in centro storico. La panchina sporca di sangue venne segnalata alle forze dell’ordine da alcuni cittadini. Un episodio che scosse molto all’epoca la comunità e che avvenne proprio alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il collegio del tribunale ha sostenuto che nella denuncia raccolta dalla polizia non ci sarebbe l’espressa volontà della vittima a perseguire il suo aggressore. Ci sarebbe in quel documento un mero racconto analitico dei fatti che accaddero quella notte ma nulla di più. “In caso la Procura ritenga di proporre appello – afferma l’avvocato della donna vittima di violenza, Fabio Sammartano – noi ci costituiremo parte civile”.