CATANIA – “I piani integrati urbani del Pnrr sono un’occasione importante di ricucitura di margini urbani perché questa progettazione prevede un intervento di 72 milioni di euro e consentirà di riqualificare molte aree da Librino a San Berillo vecchio e potrà fare anche da volano per incentivare le attività previste dei privati. Opere di riqualificazione che consentiranno di limitare le condizioni di degrado, che molto spesso hanno fatto sentire i cittadini di questi quartieri separati dal resto del tessuto urbano”. Queste le parole del sindaco di Catania Enrico Trantino durante un convegno sul Pnrr alle Ciminiere.
“Speriamo che questo tipo di progetti rimanga dentro il Pnrr – ha aggiunto -. perché altrimenti non riusciremo a realizzarli nel 2026. Ci sono poi altri interventi importanti che prevedono asili nido, opere di riqualificazione energetica, rigenerazione urbana e transizione digitale. Certo i comuni devono riuscire a dotarsi di una struttura più efficiente per il cammino amministrativo che molte volte è ingolfato. Speravamo fosse possibile assumere più personale e destinare risorse per le spese correnti vista la situazione economica del bilancio del Comune di Catania, ma non è stato possibile. Cercheremo di impegnarci al massimo e di fare di necessità virtù”.
Trantino in queste ore ha pubblicato sul suo profilo Facebook una “difesa” della città: “È nella natura dei catanesi esaltare quel che hanno gli altri, dimenticando ciò che abbiamo noi, sebbene incomparabile per bellezza. In una delle due pagine etnee a maggiore vocazione distruttiva qualcuno ha pubblicato la foto della biblioteca di Helsinki come segno di bellezza e attrattività. L’immagine è quella di sinistra. A destra la nostra biblioteca Ursino Recupero. Non aggiungo altro; ma possiamo vincere il degrado e spingere i nostri concittadini a vivere secondo senso civico solo se ci convinciamo di quanto sia straordinaria Catania, credendo nella nostra città. Nessuna amministrazione, istituzione o forza di polizia potrà mai avere l’intero controllo di un territorio, se chi lo vive non lo cura con amore”.