Nei giorni in cui la Rete Oncologica Pazienti Italia (Ropi) presenta il Libro Bianco sulle Associazioni Oncologiche cioè il censimento dei gruppi organizzati di pazienti e caregiver che sostengono i bisogni di chi soffre di cancro e supportano istituzioni e clinici nella definizione dei bisogni assistenziali e della ricerca clinica, l’Asp di Agrigento, tramite il proprio Centro Gestionale Screening, pubblica i confortanti dati di affluenza e partecipazione all’open day di screening oncologico recentemente organizzato al presidio ospedaliero San Giovanni di Dio. L’iniziativa si è svolta infatti in collaborazione con l’Associazione Malati in Cura Oncologica (Amico) Onlus nell’ambito della campagna “Agrigento in rosa, ottobre 2023, mese della prevenzione del tumore al seno”.
Le associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia nel 2023 sono oltre 1.740. Di media una ogni 100 mila abitanti: il numero più elevato dei principali Paesi europei. Le associazioni oncologiche di pazienti e caregiver assistono, ascoltano, si prendono cura, supportano il paziente e contribuiscono a colmare alcuni bisogni socio-assistenziali e informativi, adempiendo a una mission psico-sociale, come ha di recente detto anche il ministro Orazio Schillaci. Anche nella Valle dei Templi le associazioni, quindi, si confermano preziosi alleati che aiutano anche a stimolare le azioni, gli interventi socio-sanitari e l’attività legislativa come nel caso della legge sull’oblio oncologico.
Ad Agrigento e provincia più di cento gli accessi registrati la mattina dello scorso 10 ottobre, trenta mammografie effettuate, sei donne prenotate in altri punti screening, quarantacinque inviti generati per lo screening del colon retto e trentatré per i consultori familiari della provincia. Le azioni sono state gestite in sinergia dal Dipartimento di Prevenzione e dal Dipartimento delle Scienze Radiologiche e proseguiranno secondo un fitto calendario. Angela Matina, referente del Centro Gestionale Screening Asp, e Francesco Amato, referente aziendale per lo screening mammografico, ricordano che la prevenzione del tumore al seno non si conclude con il mese di ottobre ma che è possibile prenotare sempre la mammografia e che è stato installato un nuovo e moderno mammografo con tomosintesi e tecnologia Cesm in grado di incrementare ulteriormente la qualità delle indagini diagnostiche. Va ricordato che il controllo della mammella si ripete ogni due anni e che gli screening oncologici non necessitano della ricetta medica e sono gratuiti, così come sono gratuiti gli eventuali approfondimenti diagnostici degli esami dubbi o sospetti.