VILLAFRANCA TIRRENA (MESSINA) – Un devastante incendio dalla scorsa notte si è sviluppato nella zona tra Calvaruso e Serro, in territorio di Villafranca Tirrena, nel Messinese. Critica anche la situazione a Saponara, Sant’Agata di Militello, Tortorici, Capo d’Orlando, San Piero Patti, Merì e Milazzo. Le fiamme hanno coinvolto anche un’area di servizio nell’autostrada A20, sulla tratta Milazzo-Villafranca. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, è stata riaperta l’autostrada da Messina in direzione Palermo. Riaperta anche la carreggiata sulla autostrada A19 Palermo-Catania in direzione Catania, tra i km 19.9 e 25.7.
L’autostrada resta chiusa a Termini Imerese e nel tratto da Milazzo a Messina. Il sindaco di Villafranca Tirrena, Giuseppe Cavallaro, vista la situazione, ha comunicato sui social che “vista la gravissima situazione in cui si trova il nostro territorio, nella giornata di oggi 20 ottobre, tutte le scuole, gli asili pubblici e privati, le strutture sociali (centro diurno, centri sociali, centro d’aggregazione giovanile) rimarranno chiuse. Ci scusiamo per il poco preavviso, ma la situazione è davvero critica”.
Decine di squadre di volontari della Protezione civile regionale nella notte hanno effettuato azioni di contrasto agli incendi e di assistenza alla popolazione. I maggiori fuochi sono attivi, oltre che a Villafranca Tirrenica, a Termini Imerese e Cefalù. Il comune di Termini Imerese da ieri è il più colpito, con molti focolai in diverse zone. In contrada Bragone-Lignari i carabinieri e il sindaco, a scopo precauzionale, hanno fatto allontanare 8 famiglie. In azione oltre i vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile, anche il corpo Forestale e diversi canadair. Altri incendi si registrano tra Gibilmanna e Castelbuono, sempre nel territorio di Cefalù.
“Oggi permane allerta rossa. Tutte le strutture operative competenti attivino le conseguenti fasi operative. Tutte le organizzazioni di volontariato di Protezione civile diano disponibilità per mantenere alta la sorveglianza sul territorio ed intervenire sui focolai in modo da evitare che il fuoco divampi”, spiega il direttore generale della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina.