I radiofarmaci sono composti chimici al pari di tutte le altre medicine con la peculiarità di contenere i cosiddetti radionuclidi, ovvero nuclei atomici radioattivi che vengono utilizzati in medicina nucleare sia per accertare le malattie, quindi per fare diagnosi, sia per curarle. In particolare ogni radionuclide emette una radiazione fatta di particelle alfa, ebeta o gamma con caratteristiche ben definite e in un tempo, statisticamente determinato, generalmente specificato dalla cosiddetta emivita (ossia il tempo necessario al decadimento di metà dei radionuclidi presenti nel radiofarmaco). Un classico e popolare esempio è lo Iodio 131, che è stato il primo radiofarmaco usato in medicina nucleare e che viene impiegato soprattutto nello studio delle malattie della tiroide. Emette beta negativi (elettroni) e ha una emivita di circa 8 giorni.
La medicina nucleare dell’ospedale Cannizzaro di Catania, diretta da Massimo Ippolito, ha una lunga e vasta esperienza in questo campo, riconosciuta in tutto il mondo, tanto da fare adesso scuola nel Kurdistan iracheno. Grazie, infatti, all’accordo di ricerca e collaborazione scientifica siglato con la Charmo University di Chamchamal, l’Azienda Cannizzaro è stata protagonista della “Scuola in Fisica Medica applicata al campo della medicina nucleare e della radiofarmacia” svoltasi nei giorni scorsi nella regione autonoma dell’Iraq, insieme con realtà accademiche e sanitarie del Regno Unito e dell’Olanda.
Nell’ultimo incontro scientifico organizzato dall’Università statale di Sulaimani in collaborazione con l’Università americana della stessa città è intervenuto Fabrizio Scopelliti (nella foto), farmacista responsabile del Ciclotrone/Pet con una relazione sulla ‘teragnostica’, ovvero su medicina di precisione pionieristica per terapia e diagnosi mirate, illustrando anche le tecnologie e le attività del Centro PET/CT – Ciclotrone e del Laboratorio di Radiofarmacia del Cannizzaro. L’evento formativo ha visto partecipare quasi 200 studenti e laureati in Fisica, Chimica, Farmacia, Medicina (nella foto i relatori).
“Il nostro Centro Pet – spiega Ippolito . è l’unico centro pubblico in Sicilia dotato di ciclotrone e annesso laboratorio di radiofarmacia e, in un’ottica di collaborazione e sviluppo tra enti del servizio sanitario, distribuisce il radiofarmaco FDG utile per il funzionamento delle PET/CT dislocate sul territorio regionale. Produciamo a uso clinico sei radiofarmaci diversi e svolgiamo attività scientifica grazie al laboratorio destinato alla produzione di radiofarmaci di ricerca a uso preclinico, tra i pochi presenti in Italia e unico nel Sud Italia, con il quale è stata costituita una filiera insieme con l’Università di Catania, il Cnr, i Laboratori Nazionali del Sud e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”. Il Centro Pet del Cannizzaro effettua oltre 7.000 prestazioni l’anno.