AGRIGENTO – Sono state accolte, nella tarda serata di ieri, nel cimitero di Santo Stefano Quisquina (Agrigento), le cinque bare di migranti trasferite dall’obitorio di Lampedusa. Tra loro due neonate: una nata e morta sul barchino durante la traversata e un’altra di 5 mesi. Le altre bare per i corpi di tre uomini che hanno perso la vita nel tentativo di arrivare in Sicilia. Stamane, su indicazione del sindaco Francesco Cacciatore, la sepoltura delle salme, dopo una breve cerimonia.
Intanto sono 174 i migranti sbarcati a Lampedusa dopo che, fra la serata e la notte, sono state soccorse 4 imbarcazioni. A bordo degli scafi salpati da Zuara e Sabratha in Libia e Mahdia in Tunisia, c’erano 43 (2 minori), 61 (15 donne e 14 minori), 52 (1 donna) e 18 persone. I migranti fuggiti dalla Libia hanno dichiarato di essere originari di Egitto, Palestina, Siria, Sudan, Bangladesh e Pakistan. Tutti, dopo i controlli sanitari effettuati su molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, dopo il trasferimento di 176 ospiti con il traghetto giunto a Porto Empedocle, erano rimasti 21 migranti.