Moglie si sottrae? Marito infedele paga lo stesso

Sentenza a Caltanissetta: respinte le argomentazioni del fedifrago

CALTANISSETTA – Addebitata a un marito infedele la separazione giudiziale promossa dalla ex moglie. La sentenza è stata emessa ieri dal tribunale collegiale di Caltanissetta. La donna nissena, così come il marito, per provare l’infedeltà del coniuge lo aveva fatto seguire da un investigatore privato. E a nulla è valsa la difesa del marito, il quale nel corso del procedimento ha sostenuto che tra loro era cessato, prima dell’accertata infedeltà, ogni rapporto, anche di intimità.

In particolare il tribunale ha osservato che “ai fini della pronunzia dell’addebito non può ritenersi di per sé sufficiente l’accertamento della sussistenza di condotte contrarie ai doveri nascenti dal matrimonio. Per poter addebitare a uno dei coniugi la responsabilità della separazione occorre, infatti, accertare la sussistenza di un nesso di causalità tra i comportamenti costituenti violazione dei doveri coniugali accertati a carico di uno o entrambi i coniugi e l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza”.

L’istruttoria svolta nel corso del processo ha consentito di ritenere provato che l’uomo ha violato l’obbligo di fedeltà in costanza di matrimonio instaurando una relazione extraconiugale con un’altra persona. L’investigatore privato, escusso come teste, ha infatti confermato di avere visto l’uomo incontrare la sua amante e mostrare nei confronti di quest’ultima atteggiamenti intimi. Inoltre l’ex marito della donna non ha mai smentito quanto dichiarato dalla ex moglie, riguardo all’instaurazione di una sua relazione extraconiugale con un’altra donna, ma si è limitato a dedurre che il rapporto coniugale era già cessato in precedenza a causa del reiterato rifiuto della donna di intrattenere rapporti in violazione, quindi, dei doveri coniugali. Da qui è derivato l’addebito della separazione giudiziale in capo al marito fedifrago, in totale accoglimento della domanda formulata dalla ricorrente.

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