“Ripensando ad un pioniere che ha sfidato le convenzioni, un visionario che ha cambiato il mondo, un mentore e un amico. Ci manchi, Steve”: così Tim Cook, in un post su X, ricorda Steve Jobs morto 12 anni fa, il 5 ottobre 2011 dopo una malattia. Il co-fondatore di Apple è stato paragonato a Henry Ford e Leonardo da Vinci per le capacità imprenditoriali e la visione e ha cambiato per sempre la tecnologia. Nella sua vita in Apple di cui è stato amministratore delegato fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso per motivi di salute lasciando il testimone a Cook, ha lanciato prodotti come il Macintosh – è stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell’interfaccia grafica basata sull’impiego di icone e di finestre per menu a tendina – l’iPod, l’iPad e l’iPhone che ha rivoluzionato il mondo della telefonia mobile e lanciato l’app economy.
Ha fondato anche la società NeXT Computer e Pixar Animation Studios. Memorabili restano i suoi keynote, le presentazioni dei prodotti. Apple sul suo sito ha ancora la pagina Ricordando Steve con le condoglianze di amici, colleghi e persone in tutto il mondo. Mentre il sito Steve Jobs Archive contiene una raccolta di citazioni, video ed e-mail di Jobs e offre borse di studio a giovani creativi per seguire le orme del visionario imprenditore. “Siate affamati, siate folli” sono probabilmente le parole che hanno consegnato Steve Jobs alla storia: furono pronunciate agli studenti dell’Università di Stanford nel 2005 e continuano ad essere ripetutamente citate e ripostate sui social.