Il Coisp di Catania manifesta “le proprie perplessità in ordine alla discutibile struttura realizzata nell’hub vaccinale di via Forcile dove permane, con turnazione di vigilanza 24 ore su 24, un numero esiguo di personale – appartenente alla polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale – a fronte di centinaia di soggetti extracomunitari in attesa di determinazioni e che entrano ed escono dal centro senza possibilità di adeguati controlli. Come possono controllare pochissimi operatori centinaia di migranti?”. Per il sindacato di polizia “la realtà che si è venuta a creare è oggettivamente fragile sotto il profilo della sicurezza e dell’igiene; basti pensare alla mancanza di un idoneo impianto di illuminazione, la presenza di rifiuti di ogni genere (spranghe di ferro, bastoni di legno con chiodi, transenne, frigoriferi, pietre, copertoni, bottiglie di vetro, vetrate e via discorrendo) che, se utilizzati impropriamente, potrebbero divenire pericolosi in caso di risse tra gli ospiti e/o violenza nei riguardi dei pochissimi operatori presenti sul posto”.
Non solo: “I servizi igienici presentano notevoli carenze igienico-sanitarie, tra l’altro allestiti all’interno di una stanza adibita a deposito vestiario; manca un locale adibito a posto di polizia idoneo e dotato di un climatizzatore e a ciò si aggiungono le alte temperature e la presenza di innumerevoli insetti; i colleghi, quando devono scrivere, sono costretti a sostare nella macchina di servizio e utilizzare come scrivania il cofano della stessa”. In questo modo, ad avviso del Coisp, “è impossibile garantire un’adeguata vigilanza e lavorare in sicurezza”. Il Coisp chiede a tutte le Istituzioni locali, prefetto in primo luogo, “un immediato intervento volto a far intervenire gli organi precostituiti per legge: in assenza di determinazioni anticipa azioni legali e manifestazioni pubbliche per le vie cittadine”.
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