“Non parlo di altri uffici che non sono il mio, io parlo della Procura e della Procura Generale che non è stata coinvolta assolutamente in questa vicenda. Gli altri uffici hanno magistrati validi e capi molto autorevoli”. Così l’ex procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, nel corso della cerimonia del suo insediamento alla Procura generale ha commentato la vicenda che riguarda Iolanda Apostolico, il giudice del tribunale di Catania che per prima non ha convalidato il trattenimento di alcuni tunisini nel centro di Pozzallo in base al decreto Cutro.
Zuccaro ha ribadito di non avere alcuna comunicazione da fare circa l’eventuale apertura di un fascicolo da parte della Procura sul video girato da un carabiniere che riprendeva il giudice Apostolico a una manifestazione del 2018 al porto di Catania sui migranti. Se la Procura dovesse aprire un’inchiesta in cui potrebbe essere identificata come potenziale parte lesa la giudice etnea dovrebbe girare per competenza gli atti a Messina.
Si precisa che solo all’esito dell’azione penale che eventualmente sarà avviata dalla Procura di Catania ci sarà una valutazione disciplinare interna dell’Arma sul carabiniere che ha girato e diffuso il video. I magistrati decideranno come muoversi per accertare eventuali reati. Diverso dal profilo penale è quello dell’eventuale violazione di circolari e regolamenti interni all’Arma o del codice dell’ordinamento militare avvenuta con la condivisione del filmato di un’attività di servizio. Perché possa partire una valutazione disciplinare con gli eventuali provvedimenti su questo occorre però la conclusione dell’iter penale della Procura.
Zuccaro sul caso Apostolico ha poi aggiunto: “Che nessuno attacchi la magistratura quando esercita le sue funzioni. Si può anche dissentire, pensarla in maniera diversa, ma un’altra cosa è il sindacato sulla magistratura che non può essere fatto sui giornali, altrimenti perdiamo tutti se dovesse accadere. Qualunque linciaggio è sempre da deprecare, quindi immagini se posso approvare il linciaggio nei confronti di un magistrato che fa il proprio dovere. Per quanto riguarda il video che la riprende sono aspetti sui quali, se dovessi essere investito, non posso anticipare dei giudizi”. Quanto alla questione dei migranti più in generale, Zuccaro ha detto: “E’ un tema fortemente divisivo nel quale, se non sono chiamato a svolgere attività del mio ufficio, non intendo rilasciare dichiarazioni. In questo momento ci sono situazioni particolarmente urgenti che riguardano sia l’ufficio che lascio sia quello in cui mi insedio”.
Dopo la smentita dei giorni scorsi arrivata da Catania, interviene anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per escludere che il video che ritrae la giudice Apostolico sia stato oggetto di dossieraggio dalle questure. “E’ escluso che sia stato dato da chi legittimamente monitora le manifestazioni pubbliche a scopi che sono quelli di avere un panorama di informazioni che deve essere utilizzato secondo la legge”. Il ministro – che mercoledì riferirà sul caso durante un question time in Commissione Affari costituzionali alla Camera – si duole che l’accusa di dossieraggio venga reiterata perché è il segnale di “un pregiudizio verso le Questure e il sistema di polizia che non credo meritino”.