VALGUARNERA (ENNA) – L’arma con la quale Guglielmo Ruisi, 51 anni, avrebbe sparato, ieri mattina, a Salvatore Roberto Scamacca sarebbe stata illegalmente detenuta. Tra le contestazioni che la Procura fa al presunto omicida, ricercato dalle forze dell’ordine, oltre all’omicidio c’è quello che la sua condotta avrebbe generato un altro reato riferendosi, così, alla morte della ottantaseienne, Nunzia Arena, deceduta ieri al Sant’Elia di Caltanissetta dopo essere stata investita dalla macchina di Scamacca, che si sarebbe accasciato subito dopo gli spari, perdendo il controllo dell’auto. La donna era proprio vicino casa mentre stava acquistando da un venditore ambulante di Barrafranca, anche lui ricoverato in ospedale ma subito dimesso, un grappolo d’uva quando è stata colpita. ‘”Attendiamo che l’autopsia, di cui ancora non conosciamo la data, fughi ogni dubbio sulla dinamica dei fatti – dice Francesco Alberghina, legale della compagna e delle figli della vittima”.
All’origine del litigio tra Salvatore Roberto Scamacca (nella foto a sinistra), il 47enne ucciso ieri a Valguarnera con almeno due colpi di pistola, e Guglielmo Ruisi (nella foto a destra), il presunto omicida, ci sarebbe un carro di carnevale costruito 5 anni fa. I due si erano scontrati perché non era venuto come prevedevano. Un futile motivo che si era incancrenito negli anni fino alla scorsa settimana, quando un familiare di Scamacca aveva litigato con un familiare di Ruisi. Ieri l’incontro al bar dove i due si sarebbero azzuffati. Ruisi sarebbe andato a casa e avrebbe preso la pistola, sparando poi a Scamacca mentre era a bordo della sua Fiat Panda, in via Archimede a Valguarnera. Avrebbe sparato una prima volta, sarebbe tornato indietro e avrebbe nuovamente fatto fuoco. Le ricerche sono ancora in corso. Il paese è presidiato dalle forze di polizia, che ieri pomeriggio hanno diffuso la foto segnaletica del sospettato, presumibilmente ancora armato.