PALERMO – Si chiama “Alto impatto” l’operazione congiunta di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale di Palermo che in sinergia hanno effettuato perquisizioni e controlli nelle attività commerciali, dodici quelle sottoposte ad accertamenti più capillari, tra cui una ditta di riparazione e sostituzione di pneumatici per autoveicoli, a
seguito del quale il titolare è stato indagato per omessa informazione al lavoratore sui rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e per non aver proceduto a formarlo sull’uso delle attrezzature pericolose. Qui è stata rilevata la presenza di un lavoratore in nero. La polizia municipale ha invece proceduto al controllo di due esercizi commerciali di via
Brunelleschi, attivi nella somministrazione di alimenti e bevande; il titolare del primo è stato contravvenzionato per occupazione del suolo pubblico e sanzionato per 350 euro; il secondo è stato invece invitato a presentare la documentazione inerente la regolarità della SCIA.
Una taverna è stata sottoposta a sequestro preventivo penale perché l’immobile è stato realizzato senza il rilascio del permesso di costruire, tra l’altro il titolare dell’attività
l’aveva destinata a esercizio abusivo di somministrazione di alimenti e bevande. All’uomo è stata contestata la SCIA e comminata una sanzione pecuniaria pari a 6.000 euro. Sequestrata tutta la merce presente e identificati 11 soggetti. In alcune strade, via Brunelleschi, viale Michelangelo, piazza San Paolo, via Paladini, via Barisano da Trani, via Cammarano, sono stati complessivamente identificate 706 persone; controllati 271 veicoli; elevate 70 sanzioni al codice della strada; con 14 veicoli sottoposti a sequestro/fermo amministrativo per oltre 35 mila euro di sanzioni.
In altra operazione gli agenti del commissario Libertà hanno sequestrato il pub Mangia e Bevi in via Michele Catti a Palermo perché, secondo l’accusa, non aveva le autorizzazioni per avviare l’attività né per piazzare tavolini e sedie tra il marciapiede e la strada. Il pub di notte si trasformava in un palco per i fan del karaoke o per amanti del genere neomeolodico. Le sanzioni ammontano a 11 mila euro. I controlli sono scattati dopo una serie di segnalazioni ed esposti contro l’attività molto frequentata ma anche poco gradita dai residenti.