MESSINA – Sono stati oltre mille i lavoratori irregolari, 209 dei quali completamente in nero, scoperti nell’ambito dell’operazione “estate in regola”, durante 154 interventi dal maggio scorso fino alla prima metà di ottobre della guardia di finanza di Messina e dell’Inps, che hanno elevato sanzioni amministrative nei confronti di 88 datori di lavoro. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati emessi 39 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’utilizzo di manodopera sprovvista di assunzione, rispetto a quella presente nel luogo di lavoro al momento dell’accesso.
Le principali violazioni hanno riguardato la mancata comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro e l’infedele registrazione del libro unico del lavoro. Tra gli interventi, uno effettuato in uno stabilimento balneare del litorale nord messinese, al cui interno sono stati scoperti 15 lavoratori completamente in nero, uno dei quali percepiva il reddito di cittadinanza. Durante i controlli sono stati anche individuati 21 lavoratori che, oltre a non essere in regola con il contratto di lavoro, risultavano far parte di nuclei familiari che percepivano il reddito di cittadinanza.