GRAMMICHELE (CATANIA) – Un dirigente scolastico di 61 anni è stato arrestato a Grammichele per violenza e tentata violenza sessuale nei confronti di sette studentesse minorenni. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di una 15enne, poi l’inchiesta ha fatto emergere altre 6 vittime delle ‘attenzioni’ dell’indagato, che secondo l’accusa sono avvenute nell’ufficio di presidenza dove le convocava con la scusa di discuterne il rendimento scolastico.
La ragazza che ha denunciato ha descritto dettagliatamente quello che succedeva: nel corso di reiterate convocazioni avrebbe ricevuto delle attenzioni simili a un corteggiamento ricco di epiteti amorevoli, abbracci, “like” su alcune foto dalla stessa pubblicate sul proprio profilo Instagram; ma il coraggio della studentessa di denunciare è dipeso dall’episodio in cui il preside, dopo averla chiamata nel suo ufficio e aver chiuso la porta, le avrebbe chiesto dei “bacini”, proponendosi di darle dei morsi, baciandola poi sul collo, non riuscendo sulla bocca solo grazie alle resistenze opposte.
“Capisco che il mio modo molto confidenziale che ho da 40 anni a scuola si possa essere prestato a interpretazioni diverse da quello che ero il mio intento: stare accanto ai ragazzi”, avrebbe detto in sintesi il preside (assistito dall’avvocata Pia Giardinelli) nelle dichiarazioni spontanee fatte al gip.
Altre studentesse minorenni avrebbero patito avances simili. I carabinieri hanno ascoltato sei ragazze con l’ausilio di un esperto in psicologia, ognuna delle quali ha raccontato le molestie subite dal preside. Grazie a queste testimonianze è stato delineato il modus operandi dell’arrestato. Una volta rimasto solo con le studentesse, diceva loro che le avrebbe “sculacciate” se non avessero studiato o che le avrebbe “prese a morsi”, attuando tentativi di approccio con abbracci, pacche sul sedere, palpeggiamenti di zone erogene come i fianchi o carezze sui ventri nudi. In due circostanze, inoltre, il dirigente si sarebbe spinto nello strusciare, durante un abbraccio, la mano della minore contro le sue parti intime, poi avrebbe posato le sue dita sulle labbra della studentessa dopo averle baciate. Il 61enne è finito agli arresti domiciliari.