E’ stata uccisa da un macchinario che l’ha colpita alla testa nella ditta di surgelati, a Pieve di Soligo, nel Trevigiano, in cui era vicedirettrice: così è morta oggi pomeriggio Grishaj Anila, un’operaia di soli 26 anni, in quello che è l’ennesimo incidente sul lavoro. Un macchinario dell’imballaggio, dove la ragazza stava operando, acquisito di recente, per cause in corso di accertamento l’ha colpita schiacciandole le vertebre cervicali. La tragedia ricorda da vicino la morte di Luana D’Orazio, l’operaia 22enne, mamma di un bambino, morta stritolata dentro un orditoio nel 2021, a Prato, durante il turno di lavoro nella ditta tessile che l’aveva assunta come apprendista. Luana finì dentro l’ingranaggio dell’orditoio, la macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto; il macchinario, emerse poi, era stato modificato per farlo funzionare in automatico e velocizzare il lavoro. Momenti di tensione all’esterno dell’azienda di surgelati: alcuni familiari della ragazza, che era di origini albanesi, sono stati allontanati dai carabinieri in quanto particolarmente agitati.