a.cig.) La lotteria stacca il biglietto vincente. In fondo a una partita bella e divertente, piena di gol ed emozioni, il Catania doma ai rigori il Crotone e supera gli ottavi di Coppa Italia (foto Catania Fc Facebook). Il pass per i quarti, da giocare in casa in gara secca contro il Pescara (12, 13 o 14 dicembre), è meritato e figlio di una prestazione che conferma le indicazioni emerse con l’arrivo di Lucarelli in panchina: squadra più verticale e incisiva, gruppo cresciuto sensibilmente in termini di personalità e consapevolezza.
Indicativo il fatto che per la prima volta in questa stagione i rossazzurri abbiano la meglio in rimonta (seppur dal dischetto): mai sinora, una volta andati sotto, gli etnei erano riusciti a ribaltare la situazione. Stavolta Rapisarda e soci risalgono tre volte dallo svantaggio (immeritato) senza mai perdersi d’animo ed esibendo buone trame di gioco, a cominciare dalle combinazioni sulle corsie laterali che fruttano i primi due gol. E se qualche ombra c’è (gli errori difensivi costati almeno un paio di reti, l’occasione non sfruttata da qualche titolare di giornata), tra le note liete va aggiunto il recupero alla causa di un elemento come De Luca, motivato e capace di giocarsi al meglio l’opportunità dal 1′.
Benché la Coppa Italia rappresenti una valida alternativa per un pass playoff da posizione privilegiata per due club attualmente attardati in campionato, i due allenatori, come peraltro prevedibile, optano per un abbondante turnover. Lucarelli cambia ben nove undicesimi rispetto alla trasferta di Giugliano confermando solo Curado e Quaini; Zauli, complici anche diverse indisponibilità, fa altrettanto schierando solo tre titolari impiegati in occasione della vittoria sul Potenza (Loiacono in difesa, Tribuzzi e Tumminello, questi ultimi squalificati per la prossima di campionato).
Sei minuti e l’incontro si mette subito in salita per il Catania. Tribuzzi, al quale il Massimino evidentemente porta bene, gira in porta al volo un traversone di Bruzzaniti approfittando della libertà concessagli dalla difesa avversaria che stringe troppo al centro dimenticandosi del numero 19, già match winner nella prima di campionato. Doccia fredda che rischia di essere replicata 120 secondi più tardi, quando Livieri deve distendersi per opporsi a un tiro dalla distanza di Cantisani.
Avvio complicato, dunque, ma i rossazzurri reagiscono, prendono il comando delle operazioni e avviano una pressione costante che li porta più volte vicini al pari. Tra ripartenze non finalizzate a dovere (rasoterra di Deli bloccato da D’Alterio), palle inattive pericolose (colpo di testa di poco a lato di Silvestri), gol annullati per fuorigioco (Dubickas su tiro di De Luca) e rigori reclamati (braccio sospetto di Crialese su tiro di Dubickas) la rete però non arriva e il Crotone, a lungo sulla difensiva e pericoloso solo con una ripartenza di Pannitteri con palla servita in mezzo sulla quale Cantisani non arriva per un soffio, può tornare negli spogliatoi in vantaggio.
Al ritorno in campo succede di tutto: tre gol in sei minuti. Il Catania pareggia un prima volta con l’ispirato De Luca, che gira di testa sotto la traversa un cross dalla destra di Rapisarda, incassa il nuovo allungo ospite con Tumminello, a segno con una lieve correzione aerea su cross di Bruzzaniti, e torna a impattare con Dubickas, pronto ad appoggiare in fondo al sacco un pallone teso servitogli da Mazzotta dopo una buona combinazione con De Luca.
Il Massimino si gasa, Lucarelli manda un segnale con un triplice cambio inserendo Bouah, Zammarini e Chiricò. Gli etnei spingono in cerca del tris, ma a colpire è ancora il Crotone con Bruzzaniti, uno dei migliori in campo, che dopo due assist decide di fare tutto da solo: movimento rapido a eludere la guardia di Mazzotta e destro secco che batte Livieri.
Lo stesso Livieri, con qualche impaccio, se la cava su un tiro di Tribuzzi, ma il Catania non molla e a 4′ dallo scadere guadagna un rigore – pochi istanti dopo averne chiesto un altro per un tocco di braccio in area – per un fallo di D’Ursi su Mazzotta, ben imbeccato da un’imbucata di Zammarini. Di Carmine, entrato al posto di Dubickas, mette la palla nell’angolino basso alla sinistra di D’Alterio e fa 3-3.
Si va ai supplementari e la stanchezza, inevitabilmente, si fa sentire. Le uniche due occasioni giungono proprio allo scadere del secondo extra time, ma una chiusura di Bruzzaniti su Di Carmine e una parata in tuffo di Livieri su destro dalla distanza di Petriccione lasciano inalterati gli equilibri. Servono i rigori: Bruzzaniti calcia fuori, Chiricò e Tumminello fanno centro, Zammarini si fa neutralizzare il tentativo di trasformazione ristabilendo la parità prolungata da D’Ursi e Zanellato (con scavetto), poi arrivano il palo di Giron, la realizzazione di Castellini e l’errore di Petriccione. Il Catania va avanti ed è giusto così.
CATANIA-CROTONE 6-5 dopo i rigori
Catania (4-3-3): Livieri; Rapisarda (16′ st Bouah), Silvestri, Curado, Mazzotta (1′ pts Castellini); Zanellato, Quaini (16′ st Zammarini); De Luca, Deli (27′ st Marsura), Bocic (16′ st Chiricò); Dubickas (27′ st Di Carmine). A disposizione Bethers, Albertoni, Lorenzini, Maffei, Rocca, Sarao, Popovic. All. Lucarelli.
Crotone (3-5-2): D’Alterio; Spaltro (1′ pts Giron), Loiacono (1′ st Papini), Crialese; Bruzzaniti, Jurcec (41′ st Petriccione), Schirò (1′ st Di Stefano), Pannitteri (37′ st Rojas), Tribuzzi; Tumminello, Cantisani (27′ st D’Ursi). A disposizione Branduani, Lucano, Tarantino, Coscia, Aprile, Pirozzi, Gomez, Solmonte. All. Zauli.
Arbitro: Grasso di Ariano Irpino.
Rete: 6′ pt Tribuzzi, 8′ st De Luca, 12′ st Tumminello, 14′ st Dubickas, 25′ st Bruzzaniti, 41′ st Di Carmine (rigore).
Note: spettatori 9.013. Ammoniti Rapisarda, Tribuzzi, Papini, Zanellato. Recupero 1′ e 6′. Sequenza rigori: Bruzzaniti fuori, Chiricò gol, Tumminello gol, Zammarini parato, D’Ursi gol, Zanellato gol, Giron palo, Castellini gol, Petriccione alto.