SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – Aveva commesso numerosi reati, compreso un omicidio. Ma quelle volte che era stato fermato aveva sempre fornito una diversa identità e per questo era riuscito finora a farla franca. E’ stato arrestato ieri durante dei controlli di polizia, carabinieri e guardia di finanza a Santa Croce Camerina. E’ stato accertato che aveva utilizzato ben sette identità diverse e, grazie a questi alias, era riuscito a evitare l’arresto, nonostante avesse accumulato numerose condanne e denunce per spaccio di hashish ed eroina, oltre a diversi provvedimenti di espulsione e trattenimento in diversi Cpr della penisola. Era però sempre riuscito ad allontanarsi e a far perdere le proprie tracce, cambiando spesso identità.
Nei confronti dell’uomo, di origini tunisine, era stato emesso un ordine di carcerazione dalla Procura generale presso la Corte di Appello de L’Aquila il 14 marzo 2022, per un cumulo di condanne per un totale di 11 anni, 4 mesi e 26 giorni di reclusione e 4.200 euro di multa. La polizia ha scoperto che era stato arrestato una prima volta dalla squadra mobile di Ascoli Piceno per spaccio di droga nel 2015. In carcere aveva aggredito un compagno di cella, provocando gravi lesioni che lo portarono alla morte (cranio fracassato, milza spappolata). L’uomo ha subito varie condanne anche per lesioni agli agenti (aveva cercato di colpire al volto con una lametta un agente penitenziario). Era entrato in Italia nel maggio 2011, l’anno successivo aveva fatto richiesta di asilo, ma non si era presentato mai alle convocazioni della competente commissione per sostenere il colloquio.