MESSINA – Sono 59 gli indagati nell’operazione condotta dai carabinieri nel Messinese sulla tutela ambientale. E’ stato scoperto uno scempio del territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, con torrenti sottoposti a vincolo paesaggistico e largamente prosciugati per lunghi periodi dell’anno ridotti a una vera discarica. Sono stati sequestrati 14 autocarri, del valore complessivo di oltre un milione di euro, appartenenti a diverse ditte della zona, ed è arrivato il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali per la durata di un anno a carico del titolare di un’impresa.
Gli indagati, con azioni ripetute nel tempo e documentate dal maggio al dicembre 2022, in più punti dei torrenti Mela e Patrì in assenza di alcuna autorizzazione avevano trasportato e sversato nei greti rifiuti di vario tipo, anche pericolosi, e in particolare scarti delle attività di impresa, tra cui materiale edile, in ferro, legno, fino ad arrivare a derivati della lavorazione di alimenti o prodotti da animali da allevamento. In alcuni casi i rifiuti dopo essere stati abbandonati erano stati addirittura incendiati, con fiamme che avevano prodotto un’intensa nube di fumo e che non si erano propagate solo grazie alle non favorevoli condizioni metereologiche. Tra gli indagati anche numerosi privati residenti della zona che sono stati sorpresi dalle telecamere predisposte dai carabinieri, mentre, utilizzando le proprie auto, gettavano rifiuti di natura domestica.