LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Su una barca soccorsa al largo di Lampedusa dalla guardia di finanza e dall’assetto svedese di Frontex, con a bordo 39 tra eritrei e sudanesi, c’era anche un cadavere. L’imbarcazione di 7 metri era partita da Al Amra, in Tunisia, a mezzogiorno di venerdì. Il cadavere è stato portato alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Il gruppo, trasferito nell’hotspot, verrà ascoltato dalla polizia che proverà a ricostruire l’accaduto.
L’eritreo morto aveva 29 anni. Il ragazzo, secondo quanto emerge dalle testimonianze dei compagni di viaggio, era vivo e stava bene durante la traversata che è finita in disgrazia visto che il barchino è all’improvviso affondato. Il giovane avrebbe perso la vita durante le procedure di salvataggio, secondo la ricostruzione dei fatti. Sono state decine, nel corso di questi mesi, i barchini di metallo che si sono capovolti durante le traversate e sono affondati velocemente, causando la morte se non di tutti i migranti a bordo di molti che o non sanno nuotare o non riescono a rimanere a galla in attesa dei soccorsi.