Il Catania non svolta, tocca a Lucarelli

dal nostro inviato Marco Carli. Sesta sconfitta stagionale per i rossazzurri, battuti di misura dal Cerignola. Primo tempo volenteroso, poi il calo. Accordo raggiunto con il tecnico livornese

Voltare pagina, con Lucarelli. E’ ciò che serve al Catania, sconfitto anche a Cerignola. Serve la scossa e lo dice anche Michele Zeoli a fine partita dopo aver guidato, con la sua consueta carica, la truppa per una settimana: “I ragazzi hanno bisogno di aiuto, ma sapranno rialzarsi”.

Toccherà a Cristiano Lucarelli, che nella giornata di lunedì risolverà il contratto con la Ternana dopo aver raggiunto l’accordo pluriennale con la dirigenza etnea, dare la sterzata a un gruppo che colleziona la sesta sconfitta stagionale in tredici giornate perdendo altro terreno in classifica.

Non poteva certo fare miracoli, Zeoli, ma ci ha provato. Dando almeno a questa squadra il giusto approccio. Lo si è visto col Picerno. Lo si è visto anche a Cerignola. Primo tempo con un Catania protagonista: squadra corta, mentalità e un pizzico di convinzione in più. Rocca è bravo a costruire anche una palla gol importante dopo 5 minuti: Krapikas si salva sul tiro ravvicinato. Un Catania volitivo che ben impressiona senza però alzare più di tanto il ritmo.

Quello che riesce a fare invece il Cerignola nella ripresa. Anche in questo caso, niente di trascendentale, ma basta questo per cambiare la partita, oltre a un errore di Sarao che non riesce a mantenere il possesso del pallone sulla trequarti: Malcore scambia con D’Andrea e dall’altezza del dischetto del rigore mette in rete.

A quel punto, ecco i fantasmi. Il Catania non reagisce, o lo fa solo in parte. Due le occasioni davvero pericolose: la prima con un tiro di Sarao respinto da Krapikas e successivo diagonale fuori di De Luca; la seconda con Chiarella, anche lui fermato dal portiere di casa.

Zeoli ci prova in tutti i modi. Cambia cinque interpreti, passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, incoraggia i suoi dalla panchina, ma non c’è verso. Il Catania resta vittima del suo stesso avvio di stagione, che ormai lo appesantisce psicologicamente. Sì, serve la scossa. Serve Lucarelli.

CERIGNOLA-CATANIA 1-0
Audace Cerignola (4-3-3): Krapikas; Rizzo, Martinelli, Ligi, Russo (46′ st Tentardini); Coccia (40′ st Bianco), Tascone, Ruggiero; D’Ausilio, Malcore (46′ st Neglia), D’Andrea (40′ st Sosa). A disposizione: 22 Trezza, 12 Fares; 4 Allegrini, 14 Prati, 23 Gonnelli, 30 De Luca; 27 Vitale, 77 Ghisolfi; 80 Carnevale. Allenatore: Tisci.
Catania (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Silvestri, Lorenzini, Castellini; Zammarini (30′ st Deli), Quaini, Rocca (23′ st Chiarella); Chiricó (30′ st Zanellato), Sarao (30′ st Dubickas), Bocic (12′ st De Luca). A disposizione: 95 Albertoni; 13 Bouah, 2 Curado, 11 Mazzotta, 3 Maffei. Allenatore: Zeoli.
Arbitro: Andrea Ancora (Roma 1).
Rete: st 14′ Malcore.
Note: ammoniti Tascone, Bianco (A); Silvestri, Lorenzini (C). Angoli 4-5. Recupero 0′ e 6′.

 

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