SIRACUSA – E’ possibile negare la partecipazione alla marcia dei diritti dell’infanzia a un bambino? Succede a Siracusa dove dopodomani avrà luogo il corteo per le vie della città inserito all’interno della giornata mondiale dei diritti dei bambini che si è celebrata lunedì scorso. E alla quale il Comune di Siracusa, che coordina la marcia di associazioni di volontariato, sportive e del terzo settore, ha negato il diritto a partecipare al corteo a un bambino di 9 anni. L’ha fatto con una pec inviata ai genitori del piccolo. Ruben ha la sindrome di down, è un disabile gravissimo. E’ vivace, a scuola rimane non più di 3 ore, ha un assistente Asacom e un insegnante di sostegno. I suoi compagni alla marcia ci saranno. Il Comune aveva sottolineato che “non viene precisato il numero delle ore e manca l’assenso dell’istituto”. E poi che “in ogni caso la tardività della richiesta non consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie” e “acquisire l’accettazione dell’operatore”.
“Ho inviato una pec il 16 novembre – spiega Antonio Gallitto, papà di Ruben -. Mi sembra che il tempo per le verifiche fosse sufficiente. Ci hanno detto che il parere dell’istituto non serviva, ma in ogni caso la scuola non ha mai avuto difficoltà a darlo. Il Comune ha recepito la convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. Si parla di uguaglianza e non discriminazione. Si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione. Penso che questi documenti siano destinati a restare solo parole scritte. La realtà è un’altra. Forse si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa. Cosa stiamo insegnando ai nostri figli a sfilare per strada oppure insegniamo loro il rispetto dell’altro e la vera integrazione?”.
Il Comune di Siracusa è però riuscito a correre ai ripari: “L’ufficio Istruzione contesta fermamente quanto denunciato dal signor Gallitto in quanto questo ufficio ha prontamente riscontrato la sua richiesta protocollata in data venerdì 17 novembre 2023 relativa all’attività da espletarsi lunedì 20 novembre, segnalando che la tardività dell’istanza non consentiva di attivare il procedimento complesso previsto da regolamento comunale, ma comunque riconoscendo che il servizio era garantito e, quindi retribuito, nel limite delle ore già autorizzate”.
“In data odierna, l’ufficio venuto a conoscenza dello spostamento della marcia a giovedì 23 novembre, ha provveduto prontamente, con propria pec, inoltrata alle ore 11.42 anche al signor Gallitto, ha comunicato la copertura finanziaria necessaria, ulteriore rispetto a quella curricolare già prevista, all’operatore per l’attività di assistenza durante tutto l’evento. Tale riconoscimento non è mai avvenuto in passato. Ciò a riprova della sensibilità, tempestività e attenzione dell’ufficio che si è fatto carico anche di compulsare le altre parti interessate (istituzione scolastica e cooperativa sociale erogatrice del servizio) investite di specifiche competenze nell’ambito del procedimento autorizzatorio”, conclude la lettera del Comune.