SAN GIOVANNI LA PUNTA (CATANIA) – E’ stata chiarita la dinamica della sparatoria di martedì scorso nella rotatoria davanti al centro commerciale Le Zagare. Un 39enne, intorno alle 15.15, al termine di un incontro prefissato e un breve scambio di battute, avrebbe subito una violenta aggressione da parte di 3 uomini che, dopo averlo malmenato con pugni e una mazza da baseball, avrebbero sparato verso di lui due colpi d’arma da fuoco, colpendolo una sola volta alla gamba.
I tre sarebbero poi fuggiti in direzioni diverse, due a bordo di una Smart nera, risultata poi noleggiata, e uno in sella ad uno scooter. I carabinieri, allertati dalla vittima, già nel pomeriggio hanno identificato gli aggressori: un pregiudicato 50enne, ritenuto affiliato al clan Santapaola–Ercolano, il figlio di quest’ultimo, 22enne incensurato che avrebbe usato nella lite la mazza da baseball, e un ragazzo, sempre incensurato, di 26 anni, che sarebbe l’autore degli spari.
Il motivo del contendere sarebbe da ricondurre ad un dissidio di natura privata, probabilmente riconducibile all’attività lavorativa della vittima, e non a causa di un parcheggio conteso, come ipotizzato in un primo momento dai testimoni dell’episodio. Il 50enne è stato individuato mentre percorreva, alla guida di un altro veicolo, via Giuffrida a Catania, mentre il figlio è stato rintracciato nella sua casa di Misterbianco. Il terzo complice, il 26enne, si è presentato spontaneamente oggi pomeriggio dai carabinieri di Gravina di Catania.
I tre uomini sono stati denunciati per lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi. Il ragazzo ferito non è in pericolo di vita: i soccorsi giunti sul posto lo hanno trasportato in ambulanza al Policlinico di Catania, dove ha subito un intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile.