Sono già più di 12.000 le firme raccolte da Matteo Meli, studente universitario catanese, sulla piattaforma Change.Org per chiedere l’installazione di un semaforo pedonale di fronte alla cittadella universitaria. La petizione è stata lanciata dopo la morte di Chiara Adorno, investita martedì sera sulle strisce pedonali lungo la circonvallazione di Catania. Ecco cosa scrive nella petizione: “Giorno 7 Novembre 2023, Chiara Adorno, una studentessa della facoltà di Scienze Biologiche, è stata travolta e uccisa mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in Viale Andrea Doria, quelle stesse strisce che noi, studenti della Cittadella Universitaria, attraversiamo ogni giorno per arrivare a lezione e tornare a casa. A Catania, e in generale in Italia, è tradizione agire dopo i disastri, e non prima, per prevenire. Qualche anno fa sono state realizzate delle strisce pedonali in quel punto, precisamente di fronte all’entrata della Cittadella Universitaria, per attraversare una strada a scorrimento che era già stata luogo di numerosi incidenti, ma qual è l’utilità se non c’è un semaforo pedonale?”.
“Chiunque abbia attraversato su quelle stesse strisce come faccio io ogni giorno sa bene che è un continuo slalom tra auto in corsa che non accennano a fermarsi e motorini che sorpassano quelle poche auto che si fermano, e questo pericolo si amplifica la sera, quando tutti gli studenti finiscono le lezioni – si legge ancora -. Mi appello a tutti gli studenti e agli ex-studenti dell’Università di Catania, anche se hanno sede altrove, di firmare questa petizione per richiedere, anzi esigere, la realizzazione di un sovrapassaggio, o perlomeno di un semaforo pedonale, per tutelare tutti i ragazzi che rischiano la vita ogni giorno attraversando delle strisce pedonali mortali, gli stessi ragazzi che vengono elogiati dal comune di Catania che li definisce ‘il futuro’ ma che poi non li tutela in alcun modo e realizza opere scadenti e sbrigative. Pretendiamo un intervento immediato, e facciamo sì che questo disastro abbia almeno uno scopo”.
Anche la Consulta degli studenti dell’Università degli Studi di Catania piange la scomparsa della propria collega Chiara: “Si rimane straziati al pensiero che, ancora una volta, uno di noi debba perdere la vita in modo così ingiusto. Quanto successo a Danilo e, adesso, anche a Chiara porta inevitabilmente a interrogarci su quale vuole essere la città che noi ci immaginiamo per le studentesse e gli studenti di questa università. Per il momento, però, sentiamo la necessità di mantenere la riservatezza e la volontà di silenzio dei familiari e dei cari della nostra Chiara, a cui va tutto il nostro affetto, riservandoci solo in un futuro prossimo la possibilità di organizzare un momento commemorativo e di riflessione. Un pensiero va anche a Francesco, anche lui coinvolto nello stesso incidente di Chiara e che al momento si trova in ospedale, auspicando una pronta guarigione”.