La Regione siciliana pronta a reclutare medici stranieri per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. L’assessorato regionale alla Salute ha pubblicato infatti un avviso pubblico “aperto” (cioè senza scadenza) rivolto ai medici sia di Paesi dell’Unione europea che di provenienza extracomunitaria.
Le istanze saranno inserite secondo l’ordine cronologico di arrivo e valutate con cadenza almeno quindicinale da una commissione che verrà costituita con un provvedimento dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica. I medici saranno assunti dopo un colloquio e una valutazione della coerenza dei curricula rispetto alle necessità del sistema sanitario. “L’obiettivo del mio governo – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è garantire il diritto alla salute a tutti i siciliani. Per questo, stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia”.
Il fabbisogno di personale ammonta a 1.494 unità. Nelle Asp mancano 174 medici ad Agrigento, 154 a Caltanissetta, 159 a Catania, 116 a Enna, 169 a Messina, 210 a Palermo, 96 a Ragusa, 87 a Siracusa e 201 a Trapani. Nelle aziende ospedaliere la carenza è di 57 medici al Policlinico di Catania, a Messina 15 all’ospedale Papardo e 17 al Policlinico, a Palermo 33 all’ospedale Cervello e 6 all’Arnas Civico. Per quanto riguarda la suddivisione per discipline mancano 127 specialisti in Cardiologia, 92 in Chirurgia generale, 39 in Gastroenterologia, 94 in Ginecologia e ostetricia, 302 in Emergenza-urgenza, 152 in Medicina interna, 52 Neurologia con stroke, 93 in Ortopedia e traumatologia, 31 in Pediatria, 324 in Anestesia e rianimazione, 144 in Psichiatria e 44 in Urologia.
Per il capogruppo M5s all’Ars Antonio De Luca “dopo aver contribuito pesantemente a portare la sanità isolana al collasso Schifani tenta il tutto per tutto per mettere qualche toppa alla numerose falle che lui stesso e gli ultimi governi hanno contribuito a creare nel sistema sanitario pubblico siciliano. Non vorremmo che si stia affrettando a chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati. Si dovrebbe preoccupare piuttosto di frenare, con opportuni incentivi, la fuga, ormai in atto, dei camici bianchi verso il privato. Noi in tal senso stiamo preparando un emendamento alla prossima finanziaria”.