PALERMO – La presunta vittima dello stupro avvenuto il 7 luglio a Palermo aveva già denunciato un’altra violenza e il processo è già in corso. L’imputato è un cugino cinquantenne della ragazza, accusato di avere abusato, a giugno dell’anno scorso, della diciannovenne con l’aggravante dell’uso di alcol e cocaina. Si è già nella fase dell’udienza preliminare.
L’incidente probatorio si è svolto a gennaio scorso, prima di quello per lo stupro del luglio scorso, filmato con il cellulare da uno dei sette indagati. Per i fatti di giugno 2022, il pm Clio Di Guardo due mesi fa ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato nonostante il suo legale, l’avvocato Giovanni Di Trapani, ritenga che “nel corso dell’incidente probatorio siano emerse incongruenze e contraddizioni nel racconto della ragazza che fanno propendere per l’estraneità ai fatti dell’imputato”.
Il legale chiederà che venga acquisita al fascicolo del processo la registrazione integrale della trasmissione Avanti popolo di Rai 3, nel corso della quale la conduttrice Nunzia De Girolamo ha intervistato la ragazza che ha scelto di mostrare il proprio volto. “Senza voler minimamente accostare due vicende diverse, seppur accomunate dalla stessa persona offesa e dagli stessi reati – spiega l’avvocato Di Trapani – va evidenziato che la giovane donna non ha fatto alcun riferimento al processo che vede imputato il mio assistito. Ritengo che si tratti di un elemento a favore della tesi difensiva che sarà enunciata a tempo debito”.