CATANIA – Violenze terribili sulla compagna, tenuta “in ostaggio” in casa per tutta la notte seduta su una sedia e picchiata a ogni tentativo di uscire. Un 35enne di Belpasso, già destinatario di un divieto di avvicinamento, è stato arrestato dai carabinieri dopo la denuncia della 34enne. Il pregiudicato tra il luglio e il settembre di quest’anno avrebbe sottoposto la convivente a continue minacce, aggressioni e umiliazioni, sia controllandola in ragione di una ingiustificata gelosia sia maltrattandola perché si opponeva all’attività di spaccio di droga che lui aveva intrapreso.
Il 35enne avrebbe anche costretto la donna a lasciare la casa con la figlia minorenne dopo averle gettato in aria i vestiti, minacciandola anche di morte, noncurante del fatto che lei si fosse già rivolta ai carabinieri, terrorizzata com’era. Dopo la denuncia sporta il 15 settembre scorso il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento a una distanza non inferiore di 300 metri, mentre la compagna ha accettato di essere collocata presso una struttura protetta insieme alla figlioletta.
Successivamente la donna ha preso in affitto un appartamento a Bronte, dove purtroppo sarebbe stata in qualche modo rintracciata dal compagno e costretta a tornare a Belpasso, nella casa comune. Dopo aver nuovamente subito altre aggressioni ha deciso di rifugiarsi con la piccola presso un familiare ad Aci Sant’Antonio, dove il 17 ottobre scorso, ancora una volta sarebbe stata trovata dal 35enne. Un giorno l’avrebbe intercettata per strada e davanti alla figlia e a diversi passanti l’avrebbe aggredita fisicamente, afferrandola per i capelli e trascinandola con la forza in auto per riportarla a casa a Belpasso.
In quel momento la figlia sarebbe stata affidata alla nonna paterna, mentre la donna sarebbe rimasta sotto il suo “controllo”. Picchiata tutta la notte, solamente l’indomani mattina, estremamente provata, la 34enne ha approfittato con coraggio di un momento di distrazione del compagno e, con l’aiuto di un automobilista di passaggio, avrebbe raggiunto il comando dei carabinieri di Mascalucia, mettendosi così al sicuro e accettando di essere accompagnata in una struttura protetta con la figlia. Accertata la veridicità del racconto, i militari oggi hanno arrestato il pregiudicato violento.