CATANIA – “Dopo la tragedia di questi ultimi giorni si rende necessario un piano di interventi che riguardi, oltre alla circonvallazione di Catania, molte altre strade del centro”. In città da ieri mattina non si parla che della morte di Chiara Adorno, la studentessa universitaria travolta prima da una moto e poi da una macchina mentre attraversava la strada di sera con il fidanzato. E anche per la presidente del III municipio, Maria Spampinato, la sicurezza dei pedoni e dei pendolari “che ogni giorno a migliaia transitano nel nostro territorio” è una priorità.
Spampinato ha già stilato un primo elenco di zone considerate ad alto rischio come il viale Vittorio Veneto, via Milo, via Beccaria, il viale Odorico Da Pordenone e il viale Doria. “I controlli delle forze dell’ordine ci vogliono – sostiene -, ma contemporaneamente occorre maggior senso civico e rispetto per le regole da parte di tutti coloro che si mettono alla guida. Ogni anno nelle strade di Borgo-Sanzio si verificano decine e decine di incidenti provocati soprattutto dall’imprudenza e dalla distrazione alla guida. Su questo bisogna concentrare il dialogo, creando un tavolo permanente a cui far sedere anche le associazioni vittime della strada. Organizzeremo delle sedute itineranti per raccogliere suggerimenti da sottoporre al sindaco”.
Per quanto riguarda l’illuminazione, spesso carente, operai stamattina erano al lavoro sulla Torre Faro nei pressi di piazza Giorgio La Pira. “Un intervento fondamentale in uno snodo che collega piazza Mancini Battaglia con l’ospedale Cannizzaro e con il viale Ulisse”, dicono i consiglieri di Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio.
Sull’incidente che è costato la vita a Chiara emerge qualche particolare in più: i due ragazzi stavano attraversando mano nella mano all’altezza del distributore Eni, all’arrivo della moto avrebbero cercato di evitarla, ma la diciottenne è stata colpita. A ucciderla però sarebbe stata la Punto che è arrivata subito dopo.