PIETRAPERZIA (ENNA) – Sarà processata con rito abbreviato la trentunenne Laura di Dio, che lo scorso 4 febbraio, a Pietraperzia, nell’Ennese, pugnalò a morte la suocera, Margherita Margani, colpendola prima con un coltello da cucina e poi con una forbice. E’ stato Michele Ravelli, Gip di Enna, a decidere in tal senso dopo le richieste degli avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro, legali di Laura Di Dio. A giudicare l’imputata, attualmente ristretta nella Casa Circondariale di Agrigento, non sarà la Corte d’assise di Caltanissetta con il rito ordinario, ma il Gip di Enna, con abbreviato.
Accolta la costituzione di parte civile dei parenti della vittima, il marito Antonio Arnone e i due figli della vittima, Piero e Giuseppina, rappresentati dagli avvocati Angelo ed Ennio Tambè e Giacomo Pillitteri; mentre il marito dell’omicida si è sempre schierato con la moglie che, secondo le indagini difensive e la perizia psico forense di parte, avrebbe subito ogni tipo di angheria dalla suocera. A Laura Di Dio le è stata riconosciuta una seminfermità mentale. Momenti di tensione in aula quando i difensori di parte civile hanno sollecitato il pubblico ministero, Michele Benintende, a contestare alla Di Dio l’aggravante dell’avere agito con crudeltà; circostanza che avrebbe potuto determinare la pena dell’ergastolo. La prossima udienza con la requisitoria del pm e le conclusioni delle parti civili è stata fissata per il 17 gennaio 2024.